Ponte Morandi, le riunioni tecniche propedeutiche allo smontaggio della pila 5

Di il 12 Aprile 2019
Emilio Scappini

GENOVA – Proseguono le riunioni tra i responsabili dell’Ingegneria di Fagioli, progettisti di Ipe Progetti, tecnici di Omini e di Ireos per analizzare le diverse fasi di smontaggio della pila 5, la prima che sarà demolita nel cantiere lato Ovest di Ponte Morandi.

Gli incontri sono finalizzati alla valutazione di ciascuna fase con lo scopo di valutare le misure di prevenzione e protezione da applicare in relazione a diversi aspetti, tra i quali: la metodologia di sollevamento, l’interferenza con altre attività, tutte le misure di sicurezza da applicare al lavoro in quota, le condizioni di visibilità/illuminazione, le condizioni meteo, i ruoli da mettere in campo, le modalità di comunicazione tra gli operativi e, non meno importante, la gestione della raccolta delle acque provenienti dai tagli della trave, sebbene i risultati dei campioni di calcestruzzo in questo tratto non abbiano rilevato presenza di amianto.  

Lo smontaggio della pila è iniziato preliminarmente con la rimozione delle parti aggettanti laterali (marciapiedi), si procederà poi al posizionamento di tiranti di ritegno (allo scopo di evitare che in seguito alla rimozione della trave dell’impalcato, le colonne del ponte subiscano un allargamento eccessivo in sommità). L’impalcato verrà quindi sezionato in tre parti in senso longitudinale, che saranno sollevate mediante l’impiego di 2 gru tralicciate stabilizzate cingolate posizionate sul lato sud.

In primis si movimenterà la parte di trave più vicina alle gru, per procedere poi con quella lato nord e, infine, quella centrale. 

Le parti sezionate dei pilastri verranno imbragate e calate a mezzo gru, solo dopo aver effettuato dei tagli in obliquo a due terzi della loro altezza, tali da consentirne la rotazione verso l’esterno e rendere quindi possibile la loro movimentazione. 

C.S.

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