IL TEATRO DELLA MADDALENA GUARDA ALTROVE

Di il 24 Settembre 2014

Secondo anno di attività del Teatro di piazzetta Cambiaso: dopo i buoni risultati della prima stagione si punta più in alto per arricchire l’offerta culturale genovese, traendo forza dal lavoro di rete e dal gioco di squadra tra le diverse associazioni coinvolte.

di Cristina Puppo

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Rivoluzionare costantemente il proprio punto di vista e aprirsi al nuovo e a quei tipi di spettacoli teatrali, cinematografici e musicali che vengono solitamente lasciati nell’ombra dagli altri teatri: questo l’obiettivo dell’Altrove, che dopo una prima stagione partita in corsa si prepara a una programmazione intensa e originale tesa al continuo miglioramento.
Di certo si tratta di una realtà molto più piccola degli altri teatri genovesi, con i suoi soli 89 posti, ma i risultati ottenuti in proporzione possono essere giudicati indubbiamente in modo positivo: nell’ultimo anno sono stati sforati i settemila biglietti venduti, che uniti ai circa ottomila avventori del bar e del bistrot costituiscono un numero di tutto rispetto, considerando anche che l’unico sponsor del Teatro Altrove è il pubblico stesso.
“Altrove”, nella mente di chi ci lavora dentro e di chi si impegna ogni giorno per mantenerlo vivo (come i cinquanta volontari che si occupano della maggior parte degli aspetti logistici e organizzativi), è “un concetto immaginario, indefinito, sempre migliore del “qui e ora”, un luogo di solidarietà dove si riuniscono e lavorano insieme gruppi diversi, per far accedere alla cultura il maggior numero di persone possibili”.
Il cartellone 2014 è stato introdotto dal direttore artistico Nicola Pannelli di Narramondo Teatro, che ha presentato dieci spettacoli di eccezionale qualità e spessore sociale, quasi tutti vincitori di premi e riconoscimenti del pubblico e della critica. Storie di immigrazione (“L’uomo nel diluvio”, “Me ne vado”, “Ingannati”), di vita in periferia (“Potevo essere io”), di malattia (“Una specie di Alaska”, dal testo di Harold Pinter, con la regia di Valerio Binasco), di rapporti intergenerazionali e interculturali (“La signora Baba e il suo servo Ruba”), di memoria della guerra (“L’albero storto”, “Por la vida”) e di lotta contro la mafia (“U parrino”), interpretate da attori di grande talento e sensibilità.
Durante la stagione cinque domeniche saranno dedicate al teatro per ragazzi: si inizia con la storia di amicizia di “Mon amour, mon amie” per continuare con la fiaba avventurosa con musica dal vivo “Ashka nella neve” del Teatro del Piccione, quindi la versione per i più piccoli di “A.R.E.M.”, lo spettacolo che mette in scena con un grande apporto di improvvisazione i ricordi importanti degli spettatori (che prima dello spettacolo vengono fatti scrivere in forma anonima ed estratti a sorte sul palco), lo spettacolo di clown “Uomo di zucchero” e infine “La (s)fortuna” di Scaramuzzino, che racconta la vicenda di un rinoceronte destinato in dono al Papa che fa naufragio sulle coste liguri.
Quanto agli eventi speciali che il Teatro della Maddalena ospiterà durante l’anno, ricordiamo il festival circense Circumnavigando, che si terrà gli ultimi giorni di dicembre, gli ormai consolidati “Giovedì Musicali” a cura di Disorder Drama, che porteranno ancora sul palco dell’Altrove numerosi artisti italiani e stranieri, che verranno affiancati sul palco da giovani band emergenti del territorio genovese. Quest’anno è in programma anche la presentazione con concerto del nuovo album dei Gang, grandi esponenti del folk-rock italiano che non pubblicavano album da 14 anni, di cui Arci Belleville (una delle associazioni che gestisce l’Altrove) è tra i produttori.
In conclusione è stato presentato il programma delle proiezioni cinematografiche, che come di consueto seguono la logica della valorizzazione del cinema contemporaneo e indipendente, ma scavano anche nella storia: si passa così dalla rassegna “Il meglio dei festival” (che porta in Italia film e documentari apprezzati nei festival europei più importanti) all’omaggio a Pietro Germi, regista ad oggi piuttosto sottovalutato, in occasione del centenario della sua nascita. In contemporanea saranno organizzati incontri e caffè cinematografici con attori e registi.

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