Il Sipario Strappato: Giobbe Covatta e il ricordo di De Andrè tra i nuovi eventi

Di il 7 Gennaio 2019

ARENZANO (GE) – Nuovo anno per Il Sipario Strappato di Arenzano con due nuovi spettacoli teatrali, tra l’omaggio al grande cantautore genovese Fabrizio De Andrè e la lettura di una versione apocrifa della Divina Commedia.

“La collina di Spoon River e le canzoni di Fabrizio De Andrè”

Venerdì 18 e sabato 19 gennaio alle ore 21 andrà in scena al Teatro Il Sipario Strappato lo spettacolo “Le colline di Spoon River e le canzoni di Fabrizio De Andrè” per l’adattamento e la regia di Lazzaro Calcagno, con
Antonio Carlucci, Sara Damonte, Antonella Margapoti, Manuela Salviati e le musiche dal vivo di London Valour (Matteo Troilo, Enrico Bovone, Benedetta Bollo).

In occasione del ventennale della morte del grande cantautore italiano Fabrizio De Andrè, Il Teatro Sacco di Savona e il Teatro Il Sipario Strappato di Arenzano (GE) presentano lo spettacolo “La collina di Spoon River e le canzoni di Fabrizio De Andrè”. Una produzione che ha già debuttato nella stagione 2017/2018, riscuotendo un grandissimo successo.
Nello spettacolo si alternano, in una scena asciutta caratterizzata da un baule colmo di antichi oggetti di uso comune, tra i numerosi personaggi che popolano l’Antologia di Edgar Lee Masters, quelli più significativi che hanno suggestionato l’opera musicale di De Andrè, rendendo più comprensibile il dialogo tra canzone e poesia presente nelle storie dell’album “Non all’amore, né al denaro, né al cielo”.

“La Divina Commediola” con Giobbe Covatta

Domenica 20 gennaio alle ore 17 il palco de Il Sipario Strappato ospita Giobbe Covatta in “La Divina Commediola”, reading e commento de l’Inferno tratto dalla Divina Commedia di Ciro Alighieri.

Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia del grande Dante Alighieri. Giobbe Covatta ha recentemente reperito in una discarica il manoscritto di una versione “apocrifa” della Commedia scritta da tal Ciro Alighieri.
Purtroppo è stato reperito solo l’inferno e non in versione completa.
Dopo un attento lavoro di ripristino si può finalmente leggere questo lavoro dimenticato che ha senz’altro affinità ma anche macroscopiche differenze con l’opera dantesca.
Intanto l’idioma utilizzato non è certo derivato dal volgare toscano ma è senz’altro più affine alla poesia napoletana.
Si nota poi come il poeta abbia immaginato l’inferno come luogo di eterna detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime! E non poteva trovare diversa soluzione in quanto le vittime sono i bambini ovvero i più deboli, coloro che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Così mentre resterà impunito chi ha colpito con le sue nefande azioni dei piccoli innocenti del terzo mondo, il Virgilio immaginato dall’antico poeta lo accompagnerà per bolge popolate da bambini depauperati per sempre di un loro diritto, di qualcosa che nessuno potrà mai restituirgli.

Giobbe Covatta ci legge la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti ed il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici.

Conoscere i diritti dei bambini riconosciuti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di eguaglianza per tutte le nuove generazioni.

Info e prenotazioni

3396539121

C.S.


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