“Tempo di Jazz”, al Modena uno spettacolo dedicato al trombettista Chet Baker

Di il 3 Gennaio 2019

GENOVA – È dedicato a uno dei più grandi protagonisti della musica jazz lo spettacolo Tempo di Chet, in scena al Teatro Gustavo Modena da martedì 8 a domenica 13 gennaio 2019. Chet Baker rivive grazie al testo di Leo Muscato – anche regista dello spettacolo – e Laura Perini e alle musiche originali di Paolo Fresu. Prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, Tempo di Chet – la versione di Chet Baker vede sul palco lo stesso Paolo Fresu alla tromba, Dino Rubino al piano, Marco Bardoscia al contrabbasso e un folto gruppo di attori – Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini, Daniele Marmi, Graziano Piazza, Mauro Parrinello, Laura Pozone.

Trombettista e cantante, lo statunitense Chet Baker, figura chiave del cool jazz, è vissuto e morto avvolto da un’aura leggendaria e misteriosa. Tossicodipendenza, carcere, eccessi di ogni genere, sparizioni improvvise e ritorni sulla scena hanno contribuito a creare intorno a lui una sorta di mito. Tempo di Chet, sovrapponendo partitura musicale e drammaturgica in un unico flusso organico di parole, immagini e suoni, rievoca le tappe della sua vita come se fosse il musicista stesso a dare una sua versione. Fedele allo stile intimista e lirico che caratterizzava la musica di Baker, il regista Leo Muscato modula passato e presente, lasciando affiorare in ordine sparso episodi e fatti disseminati lungo la biografia di Baker, dalla prima tromba ricevuta in regalo dal padre quando era ancora un bambino al tragico volo dalla finestra di un hotel di Amsterdam che nel 1983 pose fine alla sua esistenza.

«Ogni episodio apre il sipario su una fase della vita dell’artista, che ha anche passato periodi in vari luoghi d’Italia, facendo emergere il sapore di epoche diverse, di differenti contesti socioculturali e visioni del mondo» commenta Leo Muscato.

«La musica di Chet Baker è straordinariamente limpida, forse una delle più razionali e architettonicamente perfette della storia del jazz» riflette Paolo Fresu. «Ci si chiede, dunque, come mai la complessità dell’uomo e il suo apparente disordine abbiano potuto esprimersi in musica attraverso un rigore formale così logico e preciso».

Paolo Fresu parlerà dello spettacolo giovedì 10 gennaio alle ore 15 alla Sala Mercato, in un incontro condotto da Paolo Borio, mentre sabato 12 gennaio alle ore 11 presenterà alla Feltrinelli il suo libro Poesie jazz per cuori curiosi, introduce la giornalista Giulia Cassini.

Inizio spettacoli martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20.30, giovedì ore 19.30, domenica ore 16.

Biglietti da 12 a 27 euro. Info teatronazionalegenova.it

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