A SPASSO CON “PALANCHE” ALLA CONQUISTA DI GENOVA

Di il 17 Dicembre 2018

Dopo il successo dello scorso anno è nata la seconda edizione del gioco da tavolo tutto in genovese. GOA Magazine ne ha percorso alcune tappe con le due giovani ideatrici, Valeria Guaragno e Giulia Barisone , che annunciano: “Da oggi è in vendita anche Palanche Cirulla”

              

                               di Tomaso Torre – Foto di Emilio Scappini                           

       

GENOVA – In perfetto stile genovese puoi utilizzare la tattica della parsimonia e attendere le mosse dell’avversario per acquistare terreni e costruire immobili. Oppure adottare una strategia d’attacco mettendo piede sulle vie più prestigiose (e care) della città, come Via Roma o Via Garibaldi, con l’auspicio che la sopraelevata o l’ascensore di Castelletto non ti conducano alla cattedrale di San Lorenzo o a Villa Croce, dove il dazio da pagare è salato, e non ti costringano ad ipotecare le proprietà di uno o più immobili con il rischio di uscire “dalla partita”. Il nuovo gioco da tavolo “Palanche”, dopo il successo della prima edizione, sta conquistando sempre più genovesi (e non solo) e, alla luce dal gradimento riscosso nell’anno zero, le due ideatrici, Valeria Guaragno e Giulia Barisone, genovesi doc, hanno deciso di raddoppiare presentando una versione più aggiornata e coinvolgente. Dove l’astuzia e l’abilità sono fattori determinanti per mandare fuori gioco gli avversari più temuti.

                                         

Come è nata l’idea di creare un gioco da tavolo tutto alla genovese?

Valeria Guaragno: Si è sviluppata quasi per gioco in un bar del Centro Storico. Io e Giulia abbiamo studiato a Genova e a Milano prima design industriale e poi della comunicazione. Il caso ha voluto che, pur essendo entrambe genovesi, ci conoscessimo proprio nel capoluogo lombardo durante il periodo universitario. Avendo molto tempo a disposizione abbiamo iniziato a fare giochi da tavolo insieme. L’idea di base era quella di fare qualcosa per la nostra città e così, piano piano, abbiamo pensato di personalizzare un gioco da tavolo in versione genovese. Siamo partiti con l’obiettivo di selezionare le vie principali e i palazzi più emblematici per poi, nella seconda edizione, puntare anche su luoghi meno noti per valorizzarne la tipicità e il valore artistico.

      

Come e quando avete concretamente pensato al suo sviluppo?

Giulia Barisone: La creazione è stata lunga. Un conto è immaginare un gioco nella propria testa, un altro è vederlo realizzato. Per trasformare il sogno in realtà ci siamo appoggiate a Demoelà,una casa editrice genovese con esperienza nel settore che, avendo già realizzato un gioco da tavolo, ci ha sostenute e consigliato qualche accorgimento. Quando abbiamo visto materializzarsi la nostra idea confesso di aver provato un’emozione indescrivibile. È stato un momento che non potrò mai dimenticare.

                 

La prima edizione di Palanche è andata a ruba, cosa avete previsto per la seconda?

VG: Avevamo prodotto duemila pezzi, ora siamo state costrette a raddoppiare i numeri. Ma è un sacrificio che ci ha riempite di soddisfazione perché significa che il nostro progetto è piaciuto.

                  

Oltre alla seconda edizione di “Palanche”, nelle scorse settimane avete lanciato sul mercato anche “Palanche Cirulla”, una versione rivisitata della versione originale. Ci raccontate qualcosa in più del gioco?

GB: Abbiamo pensato a “Palanche Cirulla” allo scopo di fissare alcune regole valide su un gioco che storicamente non ne prevede molte. Inoltre abbiamo voluto valorizzare nelle carte la figura di alcuni personaggi che hanno reso nota la città e segnato la storia nei diversi rispettivi ambiti. Così nelle carte il giocatore può trovare Andrea D’Oria, Gilberto Govi o la partigiana genovese Felicità Noli. Ed in mente abbiamo un altro gioco che potremmo presto lanciare sul mercato. Sempre rigorosamente in versione genovese.

             

                 

Perché bisogna acquistare “Palanche”?

VG: Perché, oltre ad essere un gioco divertente, mantiene inalterate le tradizioni della città e tramanda di generazione in generazione il dialetto genovese che si sta un po’ perdendo. Palanche è un gioco per tutti e spesso accomuna grandi e piccini legando il genovese alle sue tradizioni.

                  

Dove è possibile trovare “Palanche”?

GB: Nei migliori negozi di giocattolidi Genova, a levante, in centro e a ponente, alla Feltrrinelli, alla Mondadori ealla Coop di Bolzaneto. Èpossibile anche mandare una mail info@palanche.como inviare in messaggio direttamente attraverso la nostra pagina Facebook.

Guarda la galleria fotografica di Emilio Scappini:


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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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