Palazzo Ducale, al via l’incontro sugli stereotipi della comunicazione del progetto

Di il 9 Novembre 2018

GENOVA – Martedì 13 novembre, alle ore 17.45, nella Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale si tiene l’incontro “Marcante-Testa. Non ci sono più le mezze stagioni! Gli stereotipi nella comunicazione del progetto”, un evento promosso dalla Fondazione Ordine degli Architetti di Genova e curato da Lorenzo Trompetto in cui il noto studio torinese racconta la propria originale interpretazione del progetto d’interni interrogandosi sul ruolo della sua rappresentazione, capace di rendere più familiare e rassicurante l’ambiente a chi lo osserva.

Se al termine di un percorso, così come diceva l’architetto Toni Cordero,” il progetto si stratifica e diviene spesso”, quale può essere la modalità per trasmettere con un’immagine la sua reale dimensione in termini di significato? Se la rappresentazione passa attraverso l’utilizzo di precise categorie, queste ci servono per rendere più familiare e rassicurante l’ambiente a chi lo osserva, lasciando sullo sfondo, in maniera sottile e nascosta, le vere intenzioni di chi progetta.

Andrea Marcante è co-fondatore dello studio di architettura UdA (1992-2014) in cui ha collaborato in forma continuativa dal 2004 Adelaide Testa per tutti i progetti di interior design. Dal 2014 Andrea Marcante e Adelaide Testa creano una nuova realtà progettuale, MARCANTE – TESTA, orientata alla ricerca sull’architettura e sul design nonché alla consulenza aziendale nel settore dei materiali e dell’arredamento.
Le atmosfere di Marcante-Testa mirano a ricomporre elegantemente i molteplici valori dell’abitare. Essere seri e divertenti, autentici e raffinati, aver radici profonde ed amare il mondo: così linee melodiche indipendenti si combinano secondo regole rigorose nella composizione. Se certi interni ci emozionano è perché sono esemplificazioni di una possibile scelta tra aspetti conflittuali del nostro carattere, della legittima aspirazione a trasformare le nostre preoccupanti contraddizioni in qualcosa di bello. I loro progetti hanno conseguito premi e riconoscimenti, stimolando la ricerca spaziale verso un’architettura del contrappunto – dell’emozione e della ragione – nello spirito di una rinnovata sensibilità dell’Uomo. Nel 2016, con il progetto Liberamensa, lo studio avvia una collaborazione con l’amministrazione pubblica per introdurre l’architettura di interni in luoghi deboli, come le carceri.


L’evento è a ingresso libero.

 

C. S.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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