Una mostra contro guerra e violenza subliminali nella formazione dei bambini

Di il 4 Ottobre 2018

 

GENOVA – S’inaugura sabato 6 ottobre alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale di Andrea Iorio “Nuovo spazio mentale” a cura di Flavia Motolese. La mostra resterà aperta fino al 17 ottobre 2018 con orario 15:00 – 19:00 dal martedì al sabato.

 

A discapito dell’opinione imperante che proclama la crisi dei valori sociali, il disimpegno giovanile e la fine dell’arte, determinata dall’impossibilità di esprimere qualcosa di nuovo in quest’ambito, il giovane artista Andrea Iorio ci dimostra non solo di avere le idee chiare e di saperle esprimere in maniera efficacemente compiuta, ma soprattutto, che il futuro dell’arte contemporanea non è irrimediabilmente finito, perché esistono ancora artisti in grado di apportarvi contributi significativi.

 

La sfida era rappresentata dal portare avanti il superamento della bidimensionalità che già era stato teorizzato e risolto dallo Spazialismo, in cui l’opera d’arte entra in rapporto diretto con lo spazio e la luce reali. Iorio sviluppa ulteriormente questi concetti negando del tutto la tela come supporto fisico e spazio di rappresentazione ed elevandola quindi a coprotagonista del soggetto dell’opera stessa. La serie di lavori in mostra, infatti, vede le tele vuote, dipinte con tinte vivaci monocrome, che le mettano in risalto, e posizionati sui bordi di perimetro piccoli giochi e soldatini anch’essi colorati. L’artista, infrangendo ogni convenzione residua, pone ancor di più l’accento sulla questione dei limiti della superficie del quadro e sull’interazione di quest’ultimo con lo spazio reale. L’impressione è quella che il soggetto-contenuto rappresentato sia fuoriuscito dalla tela per invadere lo spazio esterno, oltrepassando i limiti abitualmente impostigli. Dal Concetto Spaziale si passa alla “cornice spaziale” da cui il reale e il fittizio entrano ed escono, scambiandosi ed interfacciandosi. L’artista dimostra così, secondo la sua concezione, che l’innovazione è un processo perpetuo che non può fermarsi, ma semplicemente si esprime sotto nuove forme che oggi coincidono con una stagnazione sia dei valori sia di stimoli creativi.

 

Quella di Iorio è una raffinata provocazione perché evoca l’archetipo del gioco per denunciare la trasmissione subliminale dei concetti di violenza e guerra nella formazione educativa dei bambini.
Artista eclettico e nomade per il suo spaziare tra diverse forme espressive e tecniche alla ricerca di soluzioni sempre nuove, ci dimostra come sfatare i luoghi comuni con escamotage formali ironici e dall’apparenza accattivanti, ma che in realtà veicolano l’enunciazione di un pensiero filosofico profondo attinente l’evoluzione del binomio semantico forma-contenuto nell’arte contemporanea.

 


 

 

c.s.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento