CROLLO PONTE MORANDI, VIA AL PIANO SCUOLA PER L’EMERGENZA

Di il 11 Settembre 2018
Emilio Scappini

Regione Liguria e Comune di Genova attivano le misure speciali per gli studenti: massima flessibilità negli orari di apertura e chiusura delle strutture scolastiche, trasporti ad hoc con taxi, scuolabus, navette sostitutive ed una mappa riassuntiva dei nuovi percorsi ed orari.

 

GENOVA – La scuola inizierà puntuale, il 17 settembre prossimo, grazie a un piano scuola per l’emergenza “Ripartiamo dalla scuola” che si sviluppa su tre aree per garantire continuità didattica agli studenti evacuati dalla zona rossa e il raggiungimento delle scuole agli studenti non evacuati ma coinvolti nel blocco della viabilità.

 

Il piano non prevede cambiamenti negli orari delle lezioni, salvo gli orari provvisori delle prime settimane fisiologici a ogni avvio di anno scolastico (decisi dalle scuole e indipendenti dall’emergenza). Il piano invece prevede la massima flessibilità negli orari di apertura e chiusura delle strutture scolastiche della città metropolitana di Genova, prima e dopo l’orario delle lezioni, in modo da assecondare le esigenze lavorative dei genitori: vengono assicurate attività pre- scuola e post scuola in base alle richieste segnalate dalle famiglie alle scuole di ogni ordine e grado.

 

Il piano è stato elaborato dal “tavolo del diritto allo studio per l’emergenza” attivato dall’Assessorato all’istruzione di Regione Liguria di concerto con il Miur (direzione generale per lo Studente, l’integrazione e la partecipazione) a cui hanno partecipato: il Comune di Genova (assessorati Scuola e Viabilità), l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria, Anci Liguria, Città Metropolitana di Genova, Università di Genova, Alfa, Apt, Amt. Il tavolo si è riunito tre volte in queste settimane e rimarrà operativo per seguire gli sviluppi anche dopo l’avvio dell’anno scolastico.

 

Queste le misure decise e attivate grazie allo stanziamento di 2,8 milioni di euro da parte del Miur:

 

1) Misure adottate per gli studenti evacuati di ogni ordine e grado:
Sono 102 gli studenti che hanno dovuto cambiare abitazione e a cui viene garantito un servizio personalizzato di trasporto (37 iscritti ai nidi e alle scuole di infanzia, 40 alle scuole primarie di primarie e secondarie di primo grado, 22 alle scuole secondarie di secondo grado, 3 a enti di formazione). Il settore Scuola del Comune di Genova ha preso contatto con tutte le famiglie per attivare, in base alle esigenze, un servizio di trasporto ad hoc (taxi/scuolabus) dall’alloggio/domicilio a scuola, andata e ritorno, per il bambino o lo studente seguendo le esigenze anche di un eventuale accompagnatore, nel caso in cui non fosse prevista la presenza di un familiare. L’obiettivo è quello di consentire di mantenere la classe di provenienza senza dover cambiare, dopo la casa, anche l’ambiente scolastico di riferimento.
Nel caso in cui invece siano le famiglie a chiedere un trasferimento della classe, il piano dell’emergenza prevede la flessibilità per garantire un cambiamento di classe, anche nel corso dell’anno, se richiesto.

 

A tutti gli studenti evacuati sarà garantito un kit scuola fornito dalle scuole e finanziato dal Miur (zaino, cancelleria, grembiule, abbigliamento sport) e per gli alunni di scuole medie e superiori la fornitura gratuita dei libri di testo, grazie all’accordo tra Miur e Aie (associazione italiana editori) oltre che supporto psicologico per studenti e famiglie, esenzione dal pagamento delle rette scolastiche e della spesa di refezione negli asili comunali.
Gli studenti universitari (10 a cui possono aggiungersi una quindicina di matricole) sfollati sono stati esonerati dal pagamento, sia del contributo universitario, sia della tassa regionale. Alfa garantirà un servizio mensa gratuito e ogni agevolazione in base alle esigenze segnalate all’Università.

 

2) Misure adottate per gli studenti del I ciclo (fino alla terza media) non evacuati ma interessati dal blocco della mobilità
Queste misure riguardano gli studenti delle scuole, infanzia, primaria e medie, che devono spostarsi da Bolzaneto, Rivarolo e Certosa verso Sampierdarena (nella direzione nord – sud della Valpolcevera) o viceversa (nella direzione sud – nord) incluso il plesso di Borzoli e che, per l’età, non hanno ancora autonomia di spostamento sui mezzi pubblici.
Sono le scuole in questo caso ad attivare (con la collaborazione del Miur e del servizio mobilità del Comune di Genova) i servizi di scuolabus che – studiando un percorso che possa raccogliere gli alunni interessati dal blocco della viabilità in Valpolcevera – possa accompagnarli a scuola transitando in autostrada.
Il servizio interessa in totale 178 alunni per i quali saranno predisposti 8 scuolabus: 61 gli studenti che dal nord della Valpolcevera devono raggiungere gli istituti comprensivi Sampierdarena, Barabino, Cornigliano, Calasanzio, Don Daste, Don Bosco e Villa Ronco; 117 gli alunni che devono raggiungere la zona Nord, ovvero i plessi di Certosa, Rivarolo, Borzoli, Teglia, Bolzaneto, Divina Provvidenza, Suore Maestre di Santa Dorotea.
Il percorso degli scuolabus potrà variare, durante l’anno, a seguito di modifiche alla viabilità.

 

3) Misure adottate per gli studenti non evacuati del II ciclo (superiori)
Sono circa duemila gli studenti gli studenti di scuole superiori ed enti di formazione professionale coinvolti dal blocco della viabilità e che saranno agevolati a raggiungere stazioni di metro e treno grazie a un servizio di navette dedicato agli studenti aggiuntivo rispetto alle corse programmate da Apt e AMt.
Milleduecento dovranno spostarsi all’interno del Comune di Genova, nella direttrice nord/sud della Valpolcevera; seicento dovranno spostarsi dai comuni della città metropolitana (Alta Valpolcevera e Valle Stura) per raggiungere le scuole. A questi si aggiungono 160 studenti della formazione professionale.
Per far fronte alle loro esigenze sono state istituiti 7 percorsi aggiuntivi di navette scolastiche per oltre 40 corse dedicate che serviranno a garantire un servizio integrato navetta-treno e navetta-metro.

 

Una mappa specifica sarà pubblicata su tutti i siti istituzionali di regione (www.regione.liguria.it) , comune (www.comune.genova.it), direzione scolastica (www.istruzioneliguria.it) e su quelli delle singole scuole superiori e distribuita in tutti gli infopoint per garantire la massima diffusione alla cittadinanza, contiene corse, percorsi e orari.

In sintesi le navette per gli studenti copriranno i seguenti percorsi: 1) Mignanego-Pontedecimo 2) Ceranesi-Campomorone-Pontedecimo. Entrambe convoglieranno gli studenti ai treni che da Pontedecimo li porteranno a Principe e da qui, con un treno ogni 15 minuti, verso Sampierdarena
3) Navetta Serra Riccò-Bolzaneto e 4) Sant’Olcese-Bolzaneto, in coincidenza con gli orari dei treni per principe.
Gli studenti dell’alta Valpolcevera potranno usufruire di un treno in più che da Busalla li porterà alla stazione di Genova Principe con sosta a Pontedecimo alle 7:15 e a Bolzaneto alle ore 7:23.
Per loro le navette dall’alta Valpolcevera sono state studiate per garantire la coincidenza con tutti i seguenti treni: a Pontedecimo ore 7:02, 7:15, 7:30; a Bolzaneto ore 7:08, 7:23, 7:35
Per la prima settimana, per far fronte a orari di inizio lezione più ridotti la coincidenza è studiata anche per i due treni successivi che da Pontedecimo partono alle ore 8:14 e 8:53 e a Bolzaneto ore 8:19 e 8:58.
Per gli studenti della Valpolcevera che dovranno spostarsi alla metropolitana di BRIN è prevista una navetta da Bolzaneto a Brin, con cadenza ogni 8′.
Solo al passaggio dell’ultimo treno utile alla scuola, al mattino una navetta collegherà Pontedecimo con Bolzaneto per raccogliere eventuali studenti di Pontedecimo che abbiano perso il treno.
Un servizio navetta scolastico è previsto anche per gli studenti della Valle Stura con partenza da Rossiglione e destinazione alla stazione di Genova Voltri. (Gli orari sono precisati nella tabella a seguire).
Un servizio navetta aggiuntivo verrà istituito tra la Stazione Principe e Sampierdarena (con sosta anche alla stazione metropolitana di Dinegro e nelle fermate del servizio pubblico): avrà una cadenza di 10′, di fatto sarà una circolare e potrà rappresentare una soluzione aggiuntiva per spostarsi verso Sampierdarena, integrativa del servizio ferroviario che rimarrà la soluzione più consigliata.
Nelle stazioni di ferrovia e metropolitana coinvolte verranno allestiti presidi che indirizzino gli studenti per i cambi da effettuare (passaggio metropolitana/navetta o bus o cambio di treno). Saranno contraddistinti dai loghi di Miur, Regione Liguria e Comune di Genova e presidiati dai ragazzi del servizio civile e dai volontari della protezione civile.
Un servizio di polizia municipale o di tutor d’area sarà previsto nelle zone più congestionate dal traffico generato dalla chiusura di Ponte Morandi (In particolare in via Giotto (A Sestri ponente) in via Borzoli e nello snodo di Brin.

 

«La scuola è, come sempre, uno dei sostegni fondamentali per garantire la serenità degli studenti, delle loro famiglie, di un intero tessuto sociale che è stato stravolto – ha dichiarato Giovanna Boda, Direttore Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del MIUR – Come Ministero saremo vicini ai bambini e ai ragazzi in un momento difficile della loro vita e vogliamo essere la loro voce ai tavoli che stanno organizzando il ritorno di Genova alla vita normale. Una voce che ha da subito trovato ascolto e collaborazione nelle altre istituzioni e realtà del territorio. Abbiamo già messo a disposizione risorse per l’emergenza e un numero e una mail per raccogliere le esigenze che stanno emergendo. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, su preciso mandato del Ministro Bussetti, resterà a completa disposizione della città per restituire ai ragazzi di Genova il loro futuro. Tutto questo naturalmente grazie all’insostituibile contributo dell’intera comunità scolastica».

«E’ importante che la scuola riparta puntuale perché la rinascita riparte proprio dai giovani. Il piano è stato elaborato per ridurre il disagio e per evitare stravolgimenti nelle abitudini degli studenti. La parola d’ordine che lo ha guidato è flessibilità – ha spiegato Ilaria Cavo, assessore all’Istruzione di Regione Liguria – I tragitti che saranno adottati a inizio anno ( e questo vale tanto per i servizi ad hoc per gli sfollati quanto per gli scuolabus per i bimbi delle medie non evacuati) potranno cambiare nel corso dell’anno scolastico, in base all’evolversi della situazione viaria in Valpolcevera, così come potranno cambiare le esigenze delle famiglie, nel caso ad esempio dell’assegnazione di una casa o di un trasferimento successivo al 17 settembre. E’ fondamentale che, soprattutto alle famiglie sfollate, arrivi questo messaggio: fate le vostre richieste oggi sapendo che potrete modificarle in seguito. Il tavolo del diritto allo studio continuerà a riunirsi anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, per garantire risposte adeguate ad una situazione in evoluzione. Un ringraziamento al Miur per il fondamentale sostegno finanziario e organizzativo, e agli uffici comunali e regionale di Scuole e Viabilità che hanno permesso di raccogliere dati e improntare i servizi».

 

«E’ un piano organico messo a punto grazie alla collaborazione con il Ministero e con le aziende, oltre che con tutti i soggetti istituzionali che partecipano al tavolo per l’emergenza – ha affermato l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino – Con queste misure vogliamo andare incontro alle esigenze degli studenti della Valpolcevera che hanno difficoltà nei collegamenti legate alla chiusura della viabilità sia stradale che ferroviaria e costruire sistemi alternativi in grado di garantire il diritto allo studio. Si tratta comunque di un piano che sarà soggetto a verifiche continue e l’invito, pertanto, è quello di segnalare eventuali emergenze e correttivi».

 

«Come amministrazione comunale – dichiara l’assessore del Comune di Genova alle Politiche educative e dell’istruzione, Francesca Fassio – seguiamo direttamente le famiglie degli sfollati e, quindi, per tutti i ragazzi che da lunedì riprenderanno a frequentare le lezioni scolastiche abbiamo pensato un trasporto personalizzato tenendo conto delle singole esigenze. Abbiamo ampliato il periodo di pre e post scuola per consentire una più agevole organizzazione alle famiglie. Proficua l’interlocuzione con il Miur con il quale abbiamo collaborato e collaboreremo per assicurare la continuità didattica».

Anche l’assessore alla mobilità del Comune di Genova, Stefano Balleari, sottolinea la sintonia con il Ministero. «Da subito – rimarca – ci siamo messi a lavorare con i funzionari del Miur, oltre che – naturalmente – con Amt e i dipendenti della Mobilità del Comune per offrire un servizio di trasporto pubblico efficace. Abbiamo analizzato i flussi di origine e destinazione per mettere a disposizione degli studenti, in coincidenza con le stazioni ferroviarie e della Metropolitana, navette dedicate che si aggiungono al servizio normale. Siamo impegnati ad attenuare i disagi che i cittadini sono costretti ad affrontare dopo la rivoluzione per la mobilità rappresentata dal crollo di Ponte Morandi».

 

«L’Associazione Italiana Editori (AIE) ha risposto immediatamente e in modo convinto alla richiesta della Task Force del MIUR – ha sottolineato il presidente del Gruppo Educativo di AIE, Giovanni Bonfanti  – confermando così il suo impegno a sostegno del diritto allo studio ai ragazzi in difficoltà, dopo analoghe iniziative già  intraprese per aiutare – per il terzo anno consecutivo – gli studenti dei 140 Comuni colpiti dal terremoto nell’Italia centrale e a Ischia.
Su Genova, l’impegno è fare tutto il possibile per consegnare i libri entro la prima settimana di scuola. Stiamo letteralmente “correndo”, i tempi sono strettissimi e l’organizzazione complessa, ma è nostra intenzione fare tutto ciò che possiamo per essere vicini alla famiglie in difficoltà».

«L’Università, insieme agli altri enti territoriali e al MIUR, si e’ subito attivata cercando di promuovere iniziative a favore degli sfollati, dei parenti delle vittime e dei feriti al fine di facilitare il loro inserimento o prosecuzione degli studi nel nostro Ateneo – ha concluso Enrico Giunchiglia, prorettore dell’Università di Genova – Le misure previste riguardano i contributi universitari, la tassa regionale e i servizi di ristorazione, grazie alla collaborazione con Alfa, l’Agenzia regionale per il Lavoro, la Formazione e l’ Accreditamento, e sono allo studio misure per il sostegno alla mobilità. L’Università di Genova non solo ha risposto attivando un gruppo di lavoro di docenti con competenze multidisplinari, ma si impegna, inoltre, concretamente a istituire misure di esonero contributivo per gli studenti coinvolti nel crollo del ponte per quest’anno accademico, per il prossimo o fino a quando sarà attiva l’emergenza.»

 


 

 

c.s.

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