LA NUOVA AREA “GALATTICA” DEL MUSEO DEL MARE

Di il 18 Aprile 2018

Un faro – fanale alto 10 metri con una lente di Fresnel che illumina l’intero spazio,  4 imbarcazioni storiche, il nuovo bookshop, il 518 Pasta&Bar e il 518 Cocktail&Restaurant accolgono il Visitatore del Museo Marittimo più grande del Mediterraneo

 

GENOVA – Dal 19 aprile il Galata Museo del Mare diventa “Galattico” presentando una hall completamente rinnovata e nuovi contenuti e servizi. Varcata la soglia del Museo, il visitatore trova davanti a sé la ricostruzione di un faro – fanale di 10 metri, in metallo, verniciato nei colori rosso e bianco della tradizione marinaresca con alla sommità una preziosa Lente di Fresnel, gentile concessione dell’Ufficio Fari della Marina Militare Italiana, che illumina con la sua luce lampeggiante l’intero spazio e farà da richiamo per i passanti dopo il tramonto, rispecchiando la funzione dei fari nei porti.

Il bookshop Bussola delle Idee

Sulla destra la nuova biglietteria annessa al bookshop e al nuovo punto ristoro 518 Pasta&Baralzando lo sguardo, alcune barche storiche posizionate secondo il progetto dell’Architetto Enrico Rosselli al di sopra della  biglietteria, contribuiranno a dare il benvenuto agli ospiti: il Santa Caterina, un “gozzo cornigiotto” invelato, ricostruito dall’associazione Storie di Barche; il Pierino, primo dinghy italiano con il numero “1” orgogliosamente riportato sulla vela mostra, messo a disposizione dal Presidente dello Yacht Club Italiano Nico Reggio, e un raro “gozzo da regata”, imbarcazione a remi realizzata all’inizio del Novecento e su cui hanno sudato generazioni di vogatori, dono di Francesco Dodero.

Ultima novità, tra le barche posizionate vi è un vero reperto: una barca da palombari del secondo dopoguerra, proveniente dall’antica Azienda Darsena Comunale e donata dalla Rimorchiatori Riuniti; con tutte le sue attrezzature, è una di quelle imbarcazioni che attraverso il durissimo e pericoloso lavoro dei subacquei con gli scafandri, sgombrarono i relitti della guerra pezzo a pezzo. E sotto a questa, in una grande vetrina-diorama realizzata da Elio Micco, sono rappresentati due palombari intenti alla demolizione, con le attrezzature originali dell’epoca quelle conservate con amore e passione da una delle figure storiche del porto di Genova, il capitano Passeri della Drafinsub. Con questo allestimento, un altro piccolo pezzo della storia leggendaria dello scalo genovese si aggiunge alla ricca collezione del Museo.

Il nuovo Cocktail & Restaurant del Galata

Contenuti ma anche servizi: il restyling della hall del Galata Museo del Mare presenta infatti il nuovo bookshop la “Bussola delle Idee”, il Pasta&Bar 518 aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 18 per colazioni e pranzi e il 518 Cocktail&Restaurant per aperitivi e cene sulla bellissima terrazza affacciata sulla Darsena.

Non si tratta solo di un’operazione di restyling architettonico – come spiega la Presidente Nicoletta Viziano -. Il Galata Museo del Mare sta entrando nel suo quattordicesimo anno di vita e dobbiamo abituarci a pensare che i musei di nuova generazione come il nostro, cambiano nel tempo, proprio come le persone. Non dobbiamo più pensare che la parola ‘museo’ si associ a ‘immutabilità’. Se guardiamo il Galata, vediamo come è cambiato: solo in questi due ultimi anni, si sono aggiunti l’upgrade del padiglione MEM – Memoria & Migrazioni, la mostra sull’Andrea Doria e la Sala degli Armatori. E non sono ‘solo’ mostre: è cresciuta la superficie espositiva, passando dai 6.000 metri quadri dell’inizio ai quasi 12.000 di oggi. E crescerà ancora…”.

La nuova Hall è stata fortemente voluta dal direttore del Mu.MA, Pierangelo Campodonico: “se il museo cambia, deve cambiare anche il suo modo di presentarsi. E la Hall, il primo luogo nel quale il visitatore entra, è il ‘biglietto da visita’ del museo stesso, la promessa di quello che troverà, la suggestione che gli viene offerta. Nella nostra esperienza, sono ancora molte le persone che decidono se visitare o meno la struttura una volta varcata la soglia. Il Galata Museo del Mare è così: un contenitore infinito di storie, conclude il direttore, dai fari ai palombari. Perché la nostra ricchezza non è nelle collezioni, è nell’immaginario del mare”.

Più contenuti, più servizi – afferma Beppe Costa Presidente Esecutivo di Costa Edutainment -. Per un visitatore, sentirsi accolti da una struttura efficiente e razionale, dove può ottenere informazioni, pagare con la carta di credito, comprare un libro o prendere un caffè o un aperitivo è molto importante ed è uno standard internazionale a cui ci dobbiamo adeguare. Crediamo molto nel Galata Museo del Mare e ancora più nell’importanza di soddisfare le richieste di un mercato sempre più esigente e in rapido cambiamento. L’investimento importante che abbiamo deciso di fare con il rinnovamento dello spazio della ristorazione risponde dunque alla nostra volontà di valorizzare importanti spazi del Museo non solo per i visitatori ma per tutti i cittadini”.

 

 

“Abbiamo pensato – commenta l’Architetto Enrico Rosselli – a una separazione netta tra il piano dei servizi e dell’accoglienza, nella parte inferiore, al piano terra e una ideale superficie di vetro a rappresentare il mare, sopra di noi, dove galleggiano barche storiche, come se noi fossimo ‘sotto’ e sollevando lo sguardo vedessimo la superficie del mare”.

La preziosa Lente di Fresnel che illumina con la sua luce lampeggiante l’intera hall del Galata è frutto della collaborazione che, in questi anni il Mu.MA ha costruito con lo Stato Maggiore della Marina Militare, prima con il Sommergibile S518 Nazario Sauro e oggi con l’Ufficio Fari, che ha concesso questo manufatto prezioso, un vetro smerigliato capace di moltiplicare centinaia di volte la luce della lampadina che custodisce al suo interno, in grado di fare arrivare la sua luce a 15 miglia di distanza. Un elemento importante che sancisce il legame che il Mu.MA sta sviluppando in questi mesi con la Lanterna di Genova, simbolo e storia di Genova.

 

C. S.

 

 

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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