Una società reclusa e obbligata alla minima sopravvivenza: torna la Carrozzeria Orfeo

Di il 26 Febbraio 2018

GENOVA – Giovedì 1 alle ore 19.30 e venerdì 2 marzo alle 21 al Teatro dell’Archivolto (sala Mercato) la Carrozzeria Orfeo porterà in scena “Cous Cous Klan”.

 

Dopo il successo di “Thanks for Vaselina” e “Animali da bar”, Carrozzeria Orfeo torna a Genova con “Cous Cous Klan”. Anche questa volta la compagnia fondata da Massimiliano Setti, Gabriele Di Luca e Luisa Supino fotografa un’umanità socialmente instabile, carica di nevrosi e debolezze, e come di consueto lo fa con un occhio lucido e ironico, fondendo il divertimento al dramma, senza preoccuparsi del politicamente corretto.

 

Lo spettacolo (che ha debuttato a dicembre a Milano al Teatro dell’Elfo riscuotendo sin da subito ampi consensi) ci trasporta in un futuro non troppo lontano, in cui tutta l’acqua del mondo è stata privatizzata e il divario tra ricchi e poveri è più allarmante che mai: i primi vivono in città recintate da filo spinato e sorvegliate da telecamere di sicurezza, gli altri sopravvivono al di fuori di esse.

 

I personaggi interpretati da Angela Ciaburri, Alessandro Federico, Pier Luigi Pasino, Beatrice Schiros, Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi hanno trovato riparo in un parcheggio degradato, dietro un cimitero di periferia. In due roulotte abbandonate vivono Caio, ex prete nichilista e depresso; Achille, sordomuto e irrequieto; sua sorella Olga, convertita all’Islam per amore di Mezzaluna, un immigrato che per sopravvivere seppellisce rifiuti tossici per un’associazione criminale di giorno e lavora come ambulante di notte; e infine Aldo, un ex ricco che ogni mattina esce con l’abito e la ventiquattrore. A sconvolgere la comunità, già logorata da continui conflitti razziali e interpersonali per la sopravvivenza, arriverà Nina, una ragazza ribelle e indomabile, che si rivelerà al tempo stesso il più grande dei loro problemi e la chiave per il riscatto sociale.

 

«La comune mancanza d’amore dei protagonisti delle nostre storie porta i dialoghi all’eccesso e all’isteria evidenziando gli aspetti tragicomici di esistenze che commuovono e fanno ridere nello stesso istante», si legge nelle note di regia dello spettacolo. «I tormenti emotivi dei personaggi amplificano il loro aspetto umano, raccontando una realtà spinta all’assurdo che, però, attiene al nostro quotidiano». E su questo fragile confine dove, all’improvviso, tutto può inevitabilmente risolversi o precipitare si muove lo spettacolo.

 

Biglietti da 12 a 25 euro. La compagnia Carrozzeria Orfeo incontra il pubblico venerdì 2 marzo alle ore 18 al Teatro Modena. Ingresso libero.


Per ulteriori informazioni, visita il sito web.

(C.S.)

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