TEATRO DI GENOVA, SI AVVICINA IL RITORNO AL NAZIONALE

Di il 1 Febbraio 2018

«Un teatro con un grande impatto nazionale in grado di stringere alleanze internazionali»

 

GENOVA – Il Teatro di Genova è realtà, pronto a entrare in quella cerchia di mostri sacri spesso definita “inarrivabile”. A iter burocratico concluso, Archivolto e Stabile, ora molto più che solo “Insieme”, puntano al massimo riconoscimento ministeriale, in modo da regalare alla Liguria un Teatro Nazionale.

 

L’accorpamento

Il Teatro dell’Archivolto

Nonostante diverse identità e vocazioni, i due teatri hanno sempre dialogato e collaborato (i fondatori dell’Archivolto si sono formati nella Scuola dello Stabile), fino a iniziare a ragionare, due anni fa, sulla possibilità di diventare un soggetto unico. Ipotesi appena diventata concreta, grazie al supporto del Comune e della Regione. «Due anni fa avevamo detto – precisa l’assessore alla Cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo – che avremmo sostenuto il processo di accorpamento solo se avesse significato non un appesantimento ma uno slancio per il Teatro Stabile: dopo due anni di incontri, verifiche, studi di fattibilità e dialogo con il Ministero possiamo essere orgogliosi di aver concluso un percorso di rilancio per il nostro teatro». Quello raggiunto oggi non è un traguardo, sostiene ancora Cavo, ma un punto di partenza verso un aumento di produttività, di valorizzazione della professionalità e del riconoscimento del ruolo culturale che Genova svolge sul palcoscenico nazionale.

 

L’ambizione internazionale

La direzione sarà affidata al già direttore dello Stabile, Angelo Pastore, che guarda già oltre: « Con qualità artistiche di questo calibro, e con un progetto così importante puntiamo a diventare – spiega – un teatro con un grande impatto nazionale in grado di stringere alleanze internazionali». Potendo contare sull’amalgama di due officine produttive con un passato e un presente così rilevanti, il nuovo organismo si presente come un soggetto “unico” in tutti i sensi: per le quattro sale gestite (Teatro Modena, Sala Mercato, Teatro Duse e Teatro della Corte, al quale si aggiungerà probabilmente, a restauro terminato, il Foyer) e per il repertorio eterogeneo che può proporre (dal teatro classico a quello contemporaneo, passando dal teatro danza e al teatro ragazzi). Forti di quest’alleanza, il Teatro di Genova ha presentato domanda, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, per essere riconosciuto Teatro Nazionale. Archivolto e Stabile, ora Teatro di Genova, diventano ancor di più un polo culturale nazionale di primissima fascia, in grado di confrontarsi con le grandi realtà europee.

Su Giulio Oglietti

Cresciuto tra la nebbia e le risaie del Monferrato, è a Genova dal 2013. Laureato in Informazione ed editoria, collabora con GOA da luglio 2017. Metodico e curioso, è determinato a diventare giornalista. ogliettig@libero.it

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