Tutto sulla presidenza Trump: lo spettacolo di Rampini all’Archivolto

Di il 31 Gennaio 2018

GENOVA – Venerdì 2 febbraio alle ore 21 andrà in scena al Teatro dell’Archivolto (sala Gustavo Modena) “Trump Blues. L’età del caos” di e con Federico e Jacopo Rampini sulle cause e gli effetti della presidenza di Trump. .

 

Guarire la democrazia o cedere alle tentazioni autoritarie? Ecco la domanda alla base dello spettacolo, Mostruosa, grottesca, inquietante, a suo modo rivoluzionaria, la presidenza di Donald Trump è il soggetto ideale per uno spettacolo di giornalismo teatrale e Federico Rampini, da molti anni inviato di Repubblica negli Stati Uniti, è un testimone titolato delle gesta di The Donald.

 

«Ogni angolo del pianeta sente le conseguenze di Trump alla Casa Bianca. C’è anche chi gioisce, per motivi svariati, di questo assalto alla democrazia americana. Trionfo di un populismo anti-establishment che ha ragioni profonde, e con il quale bisogna fare i conti. Qualche volta ha persino ragione!» spiega Federico Rampini, aggiungendo che per ovvie ragioni lo spettacolo viene costantemente aggiornato in base agli eventi più recenti.

 

“Trump Blues” parte dal racconto del personaggio Trump prima dell’elezione a presidente degli Stati Uniti. Bancarottiere seriale, molestatore di Miss Universo, inventore di un reality show di successo, affarista controverso, Donald Trump ha sempre fatto discutere. Ma l’America che l’ha votato, dopo avere eletto due volte Obama, è un’altra nazione, irriconoscibile, impazzita? O invece le cause del disagio sociale erano già ben visibili e Trump le ha semplicemente intercettate, sconvolgendo tutte le regole del politically correct? Quanto pesano le fragilità della società multietnica e le promesse tradite della globalizzazione in questa nuova età di incertezza, che sembra travolgerci tutti a qualsiasi latitudine

 

Il costo dei biglietti va dai 12 ai 15 euro.


Per ulteriori info o prenotazioni, visita il sito web.

 

(C.S.)

 

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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