La Claque: anche negli orrori della guerra esistono storie a lieto fine

Di il 23 Gennaio 2018

GENOVA – Mercoledì 24 gennaio alle ore 20 a La Claque (Teatro della Tosse) andrà in scena lo spettacolo “Questo è un uomo, questa è una donna”  con Ian Bertolini.

 

Dopo un’anteprima ovadese a maggio e due matinée destinati alle scuole genovesi “Questo è un uomo, questa una donna”, la pièce del giovane regista e drammaturgo genovese Ian Bertolini va in scena alla Claque preceduta dalla presentazione del libro “Quattro ore nelle tenebre” di Paolo Mazzarello da cui il regista ha tratto le vicende.

 

Ian Bertolini ritorna alle sue origini genovesi , dopo una breve collaborazione con la The Kitchen Company, con un talentuoso spettacolo nel quale si fondono con maestria la poesia e le memorie , l’umanità e la drammaticità.

 

«Una storia a cavallo tra la Liguria e il Monferrato» spiega Bertolini. I protagonisti dello spettacolo sono appunto Lisa Vita Finzi ed Enrico Levi, zii rispettivamente dello scenografo Lele Luzzati e del futuro scrittore Primo, i quali, fuggiti da Genova allo scoppio della guerra, dopo l’8 settembre capiscono che i nazisti stanno arrivando ed è solo questione di tempo. Con una coppia di amici cercano disperatamente rifugio presso un antico santuario, dove da qualche anno è approdato uno strano prete, don Luigi Mazzarello. Intelligente, affascinante e dal passato turbolento sui piroscafi dei migranti verso le Americhe, nel mezzo della guerra che infuria don Luigi cercherà di resistere alle intimidazioni dei nazifascisti e alle pressioni dei suoi superiori, aiutando i partigiani e cercando di salvare la vita dei suoi protetti ebrei.

 

«Inutile dire quanto questa storia sia straordinaria – aggiunge l’attore – talmente ricca di avvenimenti da rasentare il limite del surreale. È l’umanità dei personaggi che mi ha colpito, l’essere sempre e comunque consapevoli di sé stessi, il continuare a procedere laddove tutto sembra essersi fermato da tempo. Non ci sono eroi in questa vicenda e non devono esserci. Ci sono personaggi straordinari che non hanno la necessità di essere mitizzati».

 

In scena con Bertolini l’attrice savonese Giuseppina Facco: «Non bisogna però dimenticare – spiega l’attrice – che si tratta di una storia vera, realmente accaduta e che in nessun modo necessita di essere inventata o reinterpretata. Il lavoro che ha fatto Ian è un distillato di sentimenti, una pillola di umanità. Non dimentichiamoci che nella tristezza di una tragedia come quella dell’olocausto trovano spazio storie con un lieto fine come la nostra».

 

La durata dello spettacolo è di 80 minuti. Il costo dei biglietti è di 10 euro.


Per ulteriori informazioni, visita il sito web.

 

(C.S.)

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