DA ROMA A GENOVA: IL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE PRESTO IN CITTÀ

Di il 2 Gennaio 2018

Approvato dalla Giunta il progetto per la realizzazione del Mei

 

GENOVA – Genova avrà il suo Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana. Il provvedimento appena preso è volto a individuare una sede che possa ospitare il Museo, sia in termini di pregio architettonico, sia in quelli di ampiezza. L’iniziativa di portare il Museo dell’Emigrazione Italiana (Mei) da Roma (al Vittoriano, ora chiuso al pubblico) è partita da Dario Franceschini, Ministro della Cultura, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, per poi essere accolta dal sindaco di Genova Marco Bucci con Paolo Fanghella, assessore ai Lavori pubblici ed Elisa Serafini, assessore alla Cultura.

 

La struttura dovrebbe nascere in una posizione strategica rispetto alle principali attrazioni del Centro Storico, come il Galata Museo del Mare o Palazzo Reale. «Genova può essere considerata storicamente – spiega Elisa Serafini, assessore alla Cultura del Comune di Genova – può essere considerata come capitale italiana dell’emigrazione, sia per i molti liguri partiti sin dagli inizi del diciannovesimo secolo in cerca di fortuna, sia perché Genova era considerato il primo porto di partenza per migliaia di italiani». Nel novembre 2016 il Comune di Genova e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno sottoscritto il Patto per la Città, che prevede l’assegnazione di due milioni di euro per la realizzazione del Museo, mentre altri tre milioni provengono dal piano strategico “Grandi progetti beni culturali”. Dovrebbe partecipare anche la Compagnia di San Paolo con un contributo di trecentomila euro. «Ospitare una struttura importante come il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana – conclude Serafini – oltre e recuperare la memoria storica, contribuisce ad arricchire l’offerta culturale della città».

Su Giulio Oglietti

Cresciuto tra la nebbia e le risaie del Monferrato, è a Genova dal 2013. Laureato in Informazione ed editoria, collabora con GOA da luglio 2017. Metodico e curioso, è determinato a diventare giornalista. ogliettig@libero.it

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