MODENA: GENESI E ABISSI DELL’UOMO CON IL “CANTICO DEI CANTICI”

Di il 17 Novembre 2017

Duetti e movimenti corali, idilli pastorali e frammenti sull’amore, in un’atmosfera di dolcezza e struggimento che riporta alle origini dell’uomo e della donna

 

GENOVA – Prosegue al Teatro Gustavo Modena la Stagione Insieme 17/18 del Teatro dell’Archivolto e del Teatro Stabile con lo spettacolo, di questa sera (ore 21) “Cantico dei cantici”, di Virgilio Sieni.

 

Il coreografo fiorentino parte dal libro della Bibbia conosciuto come il Cantico di Salomone, in cui confluiscono poemi mesopotamici del IV secolo a.C. Seguendo la struttura del Cantico, anche lo spettacolo si articola in otto momenti, scanditi dalla partitura musicale di Daniele Roccato, che esegue dal vivo al contrabbasso le musiche da lui composte appositamente per lo spettacolo.

 

In scena ci sono sei danzatori – Claudia Caldarano, Luna Cenere, Giulia Mureddu, Riccado De Simone, Maurizio Giunti, Davide Valrosso – tutti con alle spalle una forte esperienza di lavoro con Sieni. Si muovono su un tappeto dorato, unico elemento scenografico, nato dalle mani sapienti degli artigiani fiorentini d’Oltrarno (dove si trova infatti anche il Cango, sede della compagnia Virgilio Sieni); tra bagliori di luce e penombra evocano quel fascino misterioso, a tratti erotico, che affiora nell’antichissima scrittura del cantico.

 

Un’indagine sulle più recondite profondità dell’essere umano, un ritorno a un luogo primordiale e primitivo, riportandoci alle origini dell’uomo e della donna, in un’atmosfera di dolcezza e struggimento. Tra i sei danzatori c’è un continuo dialogo, una sorta di bisbigliare gestuale, mentre nelle simmetrie disegnate nello spazio emergono riferimenti ad archetipi filosofici e una tensione verso il sacro, che accompagna tutta la performance.

 

Biglietti da 12 a 25€.

 


Per ulteriori informazioni:

Sito Web Archivolto

Sito Web Teatro Stabile

(C.S.)

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