Dopo la tappa milanese, “Alfabeto Segnico” arriva al CAMeC di La Spezia

Di il 6 Novembre 2017

LA SPEZIA – Una mostra che coinvolge Italia e Spagna con quattro artisti di generazioni differenti impegnati nella ricerca di un segno primario. Sergi Barnils, Giuseppe Capogrossi, Achille Perilli e Joan Hernández Pijuan sono i protagonisti di “Alfabeto segnico”, la mostra a cura di Alberto Fiz che si tiene – dopo la tappa milanese – al CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia. La mostra, inaugurata sabato 4 novembre, sarà visitabile fino al 7 gennaio 2018.

 

Alfabeto segnico è una rassegna che ha lo scopo di rintracciare le strutture testuali che si celano all’interno dell’immagine in base a un percorso che parte dal 1950 per arrivare sino a oggi. Non scrittura, ma una forma-segno che si pone come atto creativo superando il dato appartenente alla realtà sensibile. Capogrossi e Barnils, Perilli e Pijuan, pur nelle differenze dei loro percorsi stilistici, sono legati da un sottile filo rosso evidenziato dall’aggregazione costante degli elementi in una continua rivitalizzazione del segno archetipale che determina un progressivo allargamento dello spazio dipinto.

 

«Proprio in una società altamente tecnologica l’alfabeto segnico non è mai stato così attuale – afferma il curatore Alberto Fiz – Loghi, simboli, codici ed emoticon sono entrati nella nostra vita quotidiana come se fosse necessaria una semplificazione del messaggio, recuperando la dimensione emozionale in base a una consapevolezza trasmessa dai maestri dell’astratto-informale e riproposta oggi con determinazione e persino con ironia».

 

La mostra è aperta dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 18.

 


Per ulteriori informazioni:

comunicazione@laspeziacultura.it

http://camec.spezianet.it

0187 734593

(C.S.)

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