Grande successo di pubblico per "Si può fare!", iniziativa genovese dedicata al crowdfunding

Di il 13 Giugno 2014

Giovedì 12 giugno, nella sala gradinata di Informagiovani, si è parlato di sogni nel cassetto e di come realizzarli grazie al web.

Testi e foto di Sabrina Colandrea

Nel pomeriggio di giovedì 12 giugno, presso la sala gradinata dell’ufficio Informagiovani di Genova (piazza Matteotti 24 r), si è svolto l’evento “Si può fare!”, promosso dall’Informagiovani (Assessorato Scuola, sport e politiche giovanili), in collaborazione con Open Genova, Legacoop Liguria, Confcooperative, Provincia, Centro Ligure Produttività, Arsel, Perform – Unige, Talent Garden e Job Center.

Tema cardine dell’iniziativa, tra spunti di riflessione forniti dagli addetti ai lavori e testimonianze felici di progetti andati a buon fine, è stato il crowdfunding. Non fatevi spaventare da questo termine altisonante: letteralmente è traducibile come “finanziamento della folla” e si riferisce ai fondi che ciascuna idea oggi può cercare e magari ottenere grazie alle piattaforme ad hoc presenti sul web. Basta presentare il proprio “progetto nel cassetto”, avere un buon team di lavoro e una buona strategia di comunicazione. Infine, ma in realtà è l’aspetto più importante, bisogna accertarsi di avere una community di riferimento e coccolarla, nel caso di progetti audiovisivi, per esempio, con pillole video che facciano pregustare il prodotto finito. Solo così si può sperare di concludere con successo la propria campagna di raccolta fondi online.

L’evento è stato molto partecipato: nonostante l’afa, il pubblico è rimasto fino alle 20.00 in sala gradinata, non mancando di porre domande, tutt’altro che banali, ai relatori, che si sono detti felicemente sorpresi di avere a che fare con una platea preparata.

Tra coloro che hanno portato la propria testimonianza felice sul crowdfunding e una ventata di ottimismo in tempo di crisi, segnaliamo il documentario “Cascina Caccia , il veleno in medicina” della videomaker Francesca Gobello, storia di una piccola vittoria sulla mafia, che ha usufruito di finanziamenti provenienti dal web solo per la fase della distribuzione del film.
E ancora un documentario: “Quando la città soffre“, diretto da Carla Grippa e Marco Bertora, che racconta, in chiave poetica, la vita dei senzatetto genovesi e dei “nuovi poveri”. “Quando la città soffre” è ancora alla ricerca di fondi per portare a termine la fase di post-produzione.

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