Gli “Spazi nascosti” di Ballester da giovedì nei Musei di Strada Nuova

Di il 13 Settembre 2017

GENOVA – Da giovedì 15 settembre nei Palazzi di Genova prende il via la prima mostra dell’Associazione culturale “Progetto A” : “Gli spazi nascosti di Josè Manuel Ballester”. José Manuel Ballester (in foto), pittore e fotografo spagnolo, rielabora alcuni dei più celebri capolavori del passato rimuovendone figure umane e animali, lasciando emergere sia lo spazio sottostante. Il metodo di lavoro di Ballester prevede l’intervento diretto sulle fotografie ad alta definizione dei dipinti, dei quali ricostruisce le porzioni di sfondo mancanti: il risultato finale è una nuova opera, che si discosta completamente dall’originale.

Tra gli intenti del progetto vi è quello di instaurare un dialogo con i grandi classici attraverso una prospettiva contemporanea. Come sottolinea lo stesso Josè Manuel Ballester in numerose interviste, se si guarda all’arte contemporanea il suo lavoro ha dei precedenti: già Salvador Dalì in Self Portrait as Mona Lisa (1954) aveva rielaborato La Gioconda di Leonardo trasformandola in una nuova opera, mentre prima ancora Marcel Duchamp con L.H.O.O.Q. (1919) aveva agito sullo stesso dipinto, aggiungendo a una riproduzione fotografica dell’opera un paio di baffi, un pizzetto e l’irriverente scritta L.H.O.O.Q. Gli intenti di Dalì e Duchamp differiscono però da quelli di Ballester: le loro opere possono infatti essere considerate come atti di dissacrazione nei confronti dell’arte, come tentativi di eliminare ogni aspetto di sacralità attribuito al testo pittorico. L’artista madrileno, invece, intende rapportarsi in maniera rispettosa con il dipinto originale, creare una relazione di stretta reciprocità e instaurare così un dialogo inedito tra passato e presente.

Alla serie Spazi Nascosti si aggiungono ora quattro nuove opere ispirate ad alcuni tra i più importanti dipinti conservati presso i Musei di Strada Nuova e Palazzo Reale di Genova e scelti personalmente dall’artista: Lugar para la crucifixión 2, 2017 (Crocifissione di Antoon Van Dyck, Museo di Palazzo Reale), El salón de Paulina, 2017 (Ritratto di Paolina Adorno Brignole Sale di Antoon Van Dyck,, Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso), Lugar de Tortura 2, 2017 (San Sebastiano di Guido Reni, Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso) e Lugar de Tortura, 2017 (Pala di Francesco Lomellini di Filippino Lippi, Musei di Strada Nuova – Palazzo Bianco). In occasione della mostra, queste verranno collocate accanto alle opere originali, nell’intento di valorizzare i musei che ospitano e arricchire il panorama artistico-culturale genovese, scopo perseguito dalla stessa associazione Progetto A.

Inoltre, presso gli spazi di Palazzo Bianco, verrà eccezionalmente esposta l’opera di Ballester 3 de Mayo, ispirata al celebre dipinto Los fusilamientos del tres de mayo di Francisco Goya conservato al Museo del Prado di Madrid.

(C.S.)

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