“VI RACCONTO LA MIA FELICITA’ IN UN TROLLEY”

Di il 23 Giugno 2017
Marta Perego

 

Marta Perego, conduttrice di Adesso Cinema, programma in onda su Iris, svela a GOA il suo ultimo lavoro letterario. Una metafora della vita sempre in movimento tra impegni professionali, cambiamenti ed esperienze costruttive

 

 

GENOVA – Una professione sempre di corsa, una vita costantemente in movimento. Da un’intervista ad una diretta, da una presentazione ad una conduzione. La vita di Marta Perego, 30 anni, redattrice di ClassLife e conduttrice di programmi come Ti racconto un libro, un viaggio nell’universo letterario contemporaneo e Adesso Cinema, magazine di approfondimento cinematografico in onda su Iris, è di quelle che vale la pena essere raccontate e, di conseguenza, lette. Lo fa attraverso un libro “La felicità è a portata di trolley” un ideale contenitore in cui mettere insieme tutto il bagaglio di esperienze e di aneddoti di una carriera caratterizzata da momenti intensi e foriera di soddisfazioni professionali e personali. Presentato questa mattina a Palazzo Ducale, <<il mio libro vuole essere questo, un contenitore ideale in cui inserire un po’ tutto di sé stessi senza perdere punti di riferimento. – racconta a GOA la conduttrice d Iris -. Un percorso scanzonato e ironico, ricco di aneddoti, spunti e riflessioni, ma anche suggerimenti pratici, per imparare che far bene la valigia significa capire meglio chi siamo. Significa mettere ordine nel caos del nostro armadio e della nostra vita, e decidere qual è il lato di noi che vogliamo mostrare orgogliosamente al mondo>>.

 

 Com’è nata l’idea di scrivere “La felicità è a portata di trolley”?

 

Marta Perego

Marta Perego con il suo immancabile trolley

<<L’idea è nata perché faccio un lavoro che mi porta a fare valigie tutti i giorni. Io ho sempre odiato fare le valigie. Mi sono sempre sentita troppo disordinata, caotica, confusa. Purtroppo però se un nemico non lo puoi combattere devi fartelo amico e per fartelo amico devi cambiare il punto di vista. Questo libro è un viaggio di per sé che aiuta a guardare la valigia in un modo diverso. La valigia è la tua amica, la tua compagna di viaggio, colei che non ti abbandona su treni, aerei e sperduti in città sconosciute. Ogni viaggio è un momento di crescita e cambiamento che va però accompagnato dalla “valigia giusta”>>.

 

 

Il libro vuol essere anche una metafora della tua vita sempre in movimento.

<<La valigia è una metafora di per sé. Scegliere per fare la valigia aiuta ad allenarti nelle scelte anche di vita. Ti fa capire quello che chiamo il “superfluo necessario”, ovvero ciò che ci distingue e ci rende unici, senza riempirci di sacchetti, buste e ingolfare l e misure del trolley. La misura giusta del viaggio non è lo stretto indispensabile, ma il “giusto indispensabile”, che è uno strano mix tra la borsa di Mary Poppins e il bagaglio di un sadhu induista. Ovvero: l’essenziale più quello che ci distingue dagli altri. Capirai che è una metafora più o meno di tutto..>>.

 

Per quanto tempo si può vivere con un trolley sempre appresso?

Marta Perego

“La felicità è a portata di trolley”

<<Mah.. spero tanto! Io sono dieci anni che vivo praticamente sempre viaggiando per lavoro. A volte sto per pochissimo tempo in un luogo, altre di più, come mi è successo per esempio al festival di Sestri Levante dove ero giurata, (Riviera International Film Festival, n.d.r.) e divento una specie di abitatrice precaria dei festival. E’ una vita che ti insegna ad adattarti, ad aprirti agli altri, ad ascoltare, a rendere i rapporti umani in breve tempo unici. A capire chi sono le persone di cui fidarti e chi tenere a distanza. Ti insegna a stare bene da sola per tanto tempo… in compagnia del tuo trolley.>>

 

Che cosa non mancherebbe mai nel tuo trolley?

<<Praticamente una piastra per capelli, la crema idratante, un fondotinta e le cinture. In senso metaforico, lo spazio per vivere esperienze e abbandonarsi al viaggio. Alla serendipità e alle cose che succedono>>.

 

Nel libro si parla anche del tuo legame con la Liguria. Ci puoi spiegare meglio?

<<Che io sono cresciuta in Liguria! Nel libro una delle protagoniste è mia nonna, casalinga anni ’50 diventata globe trotter per necessità (è rimasta vedova molto presto e ha iniziato a viaggiare, sempre truccata, sempre in organizzata e felice nella ridefinizione della sua identità dopo i 60 anni). Lei ha una casa a Sanremo, luogo che ama tremendamente e dove io ho passato moltissime estati (e le passo tutt’ora). Evviva la focaccia e la sardinara!>>

 

Su Tomaso Torre

Giornalista pubblicista dal 2003, è fondatore e direttore responsabile di GOA Magazine. Appassionato di arte, cultura e spettacoli ha collaborato per anni con diverse testate locali occupandosi di cronaca ed attualità, sport e tempo libero. “Ho sempre coltivato il sogno di realizzare un prodotto editoriale dinamico e fluido che potesse rispondere alle esigenze informative di un pubblico sempre più competente ed avanguardista”.

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento