“La Storia in Piazza”: quattro giorni con cultura, economia e imperi

Di il 3 Aprile 2017

-GENOVA- Da giovedì a domenica in città torna l’evento sulla storia, l’economia e il governo. Si tratta dell’ottava edizione di “La Storia in Piazza“, serie di appuntamenti quest’anno dedicati al tema degli imperi, da quelli più antichi e celebri come quello Babilonese, quello macedone di Alessandro Magno e l’Impero Romano, fino ai contemporanei e trasversali imperi senza terra.

 

Generalmente con il termine impero si intende indicare un territorio esteso, governato da un centro e costituito da diverse etnie e culture. Ma si definiscono imperi anche quelli nati in seguito alle espansioni coloniali a partire dal XVII secolo e gli stati multi-nazionali della fine del XIX secolo, come quello austro-ungarico e quello zarista. La stessa espressione si può estendere al dominio finanziario della Repubblica di Genova o al predominio della Repubblica di Venezia nel Mediterraneo orientale; così come alle grandi supremazie mercantili delle Compagnie delle Indie olandesi, inglesi e francesi. Infine, la parola viene utilizzata abitualmente come metafora dei poteri economici trans-nazionali moderni, come ad esempio quello del petrolio, della comunicazione o del sistema finanziario.

 

Programma:

 

giovedì 6 aprile

ore 18.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “Missione Imperiale”, Incontri con la Storia
    Perché creare un impero? Per gloria e prestigio? Per vendere i propri prodotti? Per ottenere materie prime? Per diffondere la civiltà? Chi ci guadagna? Chi ci perde? Una panoramica dei motivi dietro il linguaggio imperiale degli ultimi duemila anni. L’incontro è con Donald Sassoon, introduce Luca Borzani, con la partecipazione di Quartetto Paganini-Sivori, le musiche di Niccolò Paganini, il violino Eliano Calamaro, la viola Debora Tedeschi, il violoncello Alberto Pisani, la chitarra Silvia Groppo, in collaborazione con Fondazione Teatro Carlo Felice

 

 

ore 19.15

  • Sala Liguria
    “Un’accoglienza trionfale: Carlo V a Genova”, Incontri con la Storia
    La visita a Genova nell’estate del 1529 dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, trentanovesimo successore di Carlo Magno, sancì il nuovo corso dato alla storia dalle scelte operate da Andrea Doria. In linea con la dignità dell’illustre ospite e con la cultura promossa dal grande ammiraglio, per il sovrano fu pensato un vero e proprio trionfo, secondo la tradizione classica, con tanto di archi celebrativi realizzati con la regia di un eccellente artista del Rinascimento: Perin del Vaga. Con Piero Boccardo

 

 

ore 21.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “Le progrès est-il progrèssiste?”, Incontri con la Storia
    Una riflessione sul progresso a partire dal concetto secondo cui la “legge” è di fatto il mito di un progresso irreversibile e globale e ogni progresso comporta una perdita. La crisi del progresso comporta una disgiunzione fra il progresso scientifico-tecnico-economico e una regressione etica, affettiva e intellettuale. Con Edgar Morin, introduce Riccardo Mazzeo, editor storico della casa editrice Erikson

 

 

venerdì 7 aprile

ore 15.00

  • Sala Camino
    “Imperi senza territori. Seminario fra la pervasività della rete e la globalizzazione economica”, Incontri con la Storia
    Nel passato, la costituzione degli Imperi si accompagnava con l’occupazione dei territori, nella contemporaneità, invece, dove gli imperi tradizionali non esistono più, questi sembrano aver assunto altre vesti. Un seminario per approfondire sia gli aspetti positivi (allargamento della democrazia diretta, universalizzazione dei diritti) che critici (forme di colonialismo culturale, arretramento dei diritti sociali, delocalizzazione). Con Fabrizio Cassella dell’Università di Torino e Umberto Allegretti dell’Università di Firenze. Coordina Eleonora Ceccherini dell’Università di Genova

ore 16.00

  • Sala Liguria
    “La lotta fra Genova e Venezia nel Trecento”, Incontri con la Storia
    Le due repubbliche marinare hanno approfittato del lento smembramento dell’impero bizantino per creare insediamenti dotati di privilegi politici, commerciali e giurisdizionali nella capitale dell’impero e nelle isole del Mar Egeo. Venezia già dalla fine del X secolo, Genova dalla metà del XII secolo. Ne è risultata una violenta concorrenza tra genovesi e veneziani, che è sbocciata in un intero secolo di guerre «coloniali». Con Michel Balard

 

 

ore 17.00

  • Sala del Minor Consiglio
    “Impero e imperi”, Incontri con la Storia
    Il termine “impero” è ormai entrato nel lessico storico, antropologico, giuridico e politologico nei significati di “suprema autorità”, “massimo potere”, “predominio”, “supremazia riconosciuta”: il che, associato ai malintesi generati dall’abuso della parola “imperialismo”, che lessicalmente le è affine ed etimologicamente ne è derivata ma che semanticamente ne è lontana, non manca di generare equivoci e confusioni (a cura de Il Cantiere della Storia). Con Franco Cardini

 

 

ore 18.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “L’Impero Romano tra dominio e integrazione”, Incontri con la Storia
    La parola Roma evoca soprattutto scenari di efficienza bellica, di conquista, di dominio, di interi popoli ridotti in schiavitù. Ma se Roma si fosse limitata a questo la sua gloria sarebbe risultata effimera. Quella città così forte rivelò invece anche una straordinaria capacità d’integrare i vinti e di elargire i diritti di cittadinanza. Superare i luoghi comuni per un’immagine più autentica della romanità. Con Andrea Giardina

 

 

ore 19.15

  • Sala Liguria
    “Il faut que l’Italie soit libre jusqu’à l’Adriatique. 12 maggio 1859, Napoleone III sbarca a Genova”, Incontri con la Storia
    Un vero e proprio incontro tra l’Imperatore dei Francesi e una città fortemente repubblicana e ostile ai Savoia per tradizione, ancora ferita dal ricordo della feroce repressione del 1849 ad opera delle truppe piemontesi del Lamarmora. Con Raffaella Ponte

 

 

ore 19.15

  • Sala del Minor Consiglio
    “Dove gli dei si parlano”, Incontri con la Storia
    Il racconto, anche attraverso le immagini, delle ultime oasi d’incontro tra fedi, zone franche assediate dai fanatismi armati, patrie perdute dei fuggiaschi di oggi. Un mondo parallelo e poco raccontato che va dall’Asia centrale all’America Latina, dalle Russie al Medio Oriente. Con Monika Bulaj, in collaborazione con 36° Fotogramma

 

 

sabato 8 aprile

ore 11.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “Brexit and the British Empire”, Incontri con la Storia
    La Brexit viene spesso attribuita alla memoria dell’impero e, in particolare, alla riluttanza inglese a tornare nuovamente al ruolo di nazione “ordinaria”, dopo tutti gli anni passati a dominare il mondo. Al contrario, il mito dell’ l’impero britannico ha inciso marginalmente sulla scelta antieuropeista e laddove invece l’ha influenzata, ciò è avvenuto sulla base di un’idea alternativa sia dell’impero britannico che del ruolo che esso ha avuto nella storia. Con Bernard Porter

 

 

ore 11.00

  • Sala Liguria
    “Gordon a Khartoum: aspetti di un mito vittoriano”, Incontri con la Storia
    La missione a Khartoum del Generale Gordon, vera icona mediatica nell’Inghilterra tardo vittoriana, permette uno straordinario sguardo sull’immaginario imperialista ottocentesco. Una ricostruzione realizzata attingendo alla pubblicistica e memorialistica del tempo, senza trascurare la grande letteratura di Kipling e Conrad. Con Luisa Villa

 

 

ore 12.00

  • Archivio Storico
    “L’Impero Ottomano dal mito delle origini alla sua tragica fine”, Incontri con la Storia
    Gli Ottomani riuscirono a costruire un impero che si estese su tre continenti e che fu governato dalla stessa dinastia – la famiglia di Osman – sino a dopo la Prima Guerra Mondiale. Il mito della fondazione dell’impero continua a colorare la storia turca e a influenzare il presente. Il racconto di come nacque, come sostenne il suo dominio per secoli su lontane popolazioni multietniche e multireligiose, come vacillò e poi cadde. Con Caroline Finkel

 

 

ore 12.00

  • Sala Liguria
    “Timbuctu e gli imperi dell’oro”, Incontri con la Storia
    Nata nell’XI secolo, la città di Timbuctu fu al centro di grandi imperi sorti a cavallo tra le sabbie del Sahara e le pianure del Sahel e divenuti celebri per i commerci transahariani di beni preziosi. Una storia poco conosciuta di una città che fu un importantissimo centro culturale e che è divenuta, nell’immaginario occidentale, un vero e proprio mito per esploratori, mercanti e viaggiatori. Con Marco Aime

 

 

ore 15.00

  • Sala del Minor Consiglio
    “Multitudo populorum: l’universalismo, essenza filosofica dell’impero”, Incontri con la Storia
    L’essenza filosofica dell’impero è l’universalismo. Quest’idea ha avuto nella storia realizzazioni diverse ma si presenta in generale con un doppio volto. Per un verso l’impero coincide con la creazione di uno “spazio politico comune” entro cui possono coesistere popoli diversi, vengono ospitate e rispettate le differenze, viene assicurata a tutti la giustizia e perciò viene garantita la pace.
    Ma l’impero può avere anche un altro volto: può coincidere con la sottomissione ad unico potere, e perciò cancellare le differenze, misconoscere le diversità ed essere centrato sulla verticalità del comando. A fronte di questo, inevitabile, la ribellione, e qui, la semente della propria dissoluzione. Due facce, queste, non alternative, ma che nella storia hanno spesso caratterizzato un medesimo impero anche se a dominante diversa. E oggi, nell’età della globalizzazione in cui tutto è dentro e nulla è fuori, com’è possibile una coesistenza nella pace? Il teatro di guerra in cui ci troviamo, non è rassicurante. Con Salvatore Natoli

 

 

ore 15.00

  • Archivio Storico
    “Quando muore un impero?”, Incontri con la Storia
    Le nazioni che hanno vissuto un’esperienza imperiale tendono a mantenerne viva la memoria. L’impero si afferma come fattore centrale della loro identità e può essere rievocato anche per mobilitare nuovi progetti geopolitici, avventure neo-imperiali. Che cosa ci insegna la storia al riguardo? Le lezioni di Russia e Turchia, il caso europeo e quello americano: affinità e differenze. Con Lucio Caracciolo

 

 

ore 16.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “L’Impero di Cindia è pronto a sostituire il Secolo Americano?”, Incontri con la Storia
    Il declino relativo della potenza leader, un fenomeno già in atto prima di Trump, è destinato ad accelerare? La storia non ama i vuoti. Chi riempirà il deficit di egemonia? Se esiste un progetto imperiale a Oriente, che cosa significa per noi? Con Federico Rampini

 

 

ore 16.00

  • Archivio Storico
    “Il visibile e l’invisibile del potere. Cosa resta dell’odierna democrazia”, Incontri con la Storia
    Il potere si è sempre mosso su due piani: quello della sua legittimazione attraverso l’immagine, per cui non ci può essere un potere che non sia anche simbolico, e quello del nascondimento, dell’Arcana Imperii, del segreto che rende il potere una sostanza inaccessibile. Questa dialettica tra i due aspetti ha dominato l’agire politico lungo tutta la modernità. La democrazia si è posta come lo strumento più efficace per neutralizzarne gli effetti. È ancora così? Con Antonio Gnoli

 

 

ore 16.00

  • Sala Liguria
    “Il potere della mafia”, Incontri con la Storia
    Per cento e più anni, dal 1861 al 1975, il potere della mafia è stato più che altro sotterraneo: conficcato nella profondità delle relazioni sociali, dell’economia, della politica. Oggi la mafia e la grande criminalità si muovono su un piano internazionale spesso confondendosi con i flussi dell’economia finanziarizzata. Quali meccanismi hanno indotto il potere della mafia a trasformarsi? In che misura esso ha condizionato la storia generale italiana? Con Salvatore Lupo

 

 

ore 17.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “La tradizione imperiale russa, da Pietro il Grande a Putin”, Incontri con la Storia
    Perché l’impero russo ha uno sviluppo così esteso? Cosa lo distingue dagli altri imperi europei del XIX secolo? Quali sono stati i retaggi per la Russia come nazione e per il suo sistema di governance? L’Unione Sovietica fu una reincarnazione dell’impero russo o qualcosa di diverso? Ed oggi stiamo assistendo alla sua rinascita? Con Orlando Figes

 

 

ore 17.00

  • Archivio Storico
    “Anche l’Italia ha il proprio Impero coloniale”, Incontri con la Storia
    Quanti italiani sanno che la Penisola è stata una potenza coloniale? Una potenza prima liberale e poi fascista che ha scatenato guerre, ha impegnato bilanci e ha inviato soldati per conquistare colonie africane? L’Italia unita ha avuto le proprie colonie spesso contro l’opposizione delle altre potenze europee e contro la resistenza delle popolazioni locali. Con Nicola Labanca

 

 

ore 17.00

  • Sala Liguria
    “Il colonialismo infinito. Thomas Sankara e altre storie…”, Incontri con la Storia
    Lo sfruttamento dei Paesi del terzo mondo non è per nulla finito, anzi si è trasformato in qualcosa di persino più odioso, devastante e ipocrita. Le troppe bugie sull’Africa, sulle ragioni e le tragedie dell’immigrazione che tanto spaventa l’Europa attraverso la storia del giovane presidente del Burkina Faso che voleva cambiare il suo paese e il mondo e venne ucciso per le sue idee e la sua onestà. Con Silvestro Montanaro

 

 

ore 18.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “Il conflitto, il capitalismo e Confucio: come la Cina è diventata moderna”, Incontri con la Storia
    La Cina di oggi è una delle società più fortemente capitaliste del mondo. Eppure, sta rinnovando l’interesse per il suo grande saggio Confucio che si opponeva fortemente ai valori del mercato. Come si è arrivati a questa situazione? Un approfondimento sul rapporto complesso tra Confucio e il capitalismo, i tumulti del XX secolo, allorché il confucianesimo venne respinto e poi recuperato. L’influsso del movimento della “Nuova Cultura” agli albori del XX secolo, la Rivoluzione Culturale di Mao. Con Rana Mitter

 

 

ore 19.15

  • Sala Liguria
    “L’ultima speranza dell’Impero: Giovanni Pisano e il monumento a Margherita di Brabante”, Incontri con la Storia
    Nel primo Trecento, un monumento strepitoso, eretto in una chiesa genovese, è concepito e realizzato come estremo puntello propagandistico di un progetto politico imperiale con più nemici che sostenitori. Con Clario Di Fabio

 

 

ore 21.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “L’impero colpisce, con lo stile”, Incontri con la Storia. Con Philippe Daverio

 

 

domenica 9 aprile

ore 11.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “La decolonizzazione e la violenza delle guerre di indipendenza”, Incontri con la Storia
    Al termine della Seconda Guerra Mondiale, soprattutto grazie alla loro potenza coloniale, Francia e Gran Bretagna si trovano dalla parte dei vincitori, eppure in meno di venti anni, saranno destinate a perdere la loro egemonia. È l’inizio della cosiddetta decolonizzazione, il cui avvio fu determinato dall’emergere, nel corso del secondo conflitto, delle due superpotenze, gli USA e l’URSS e, subito dopo, dal cambiamento degli equilibri geopolitici del pianeta. Con Benjamin Stora

 

 

ore 11.00

  • Sala Liguria
    “Imperi immaginari”, Incontri con la Storia
    Dalla letteratura fantastica e fantascientifica al fumetto, molti autori si sono cimentati nell’ideazione e nella costruzione di grandi strutture politiche multietniche spesso rette da poteri assolutistici, all’insegna soprattutto dell’avventura e dell’immaginazione. Da Buck Rogers e Flash Gordon a Star Wars, da Atlantide e Mu a Estasia e Pellucidar, fino alla Terra di Mezzo di Tolkien. Con Ferruccio Giromini

 

 

ore 12.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “Sangue e Fiori: la storia degli Aztechi”, Incontri con la Storia
    La storia degli Aztechi è stata infestata dallo spettro del sacrificio umano. Ma non erano “selvaggi”: la “città fluttuante” di Tenochtitlan era una metropoli raffinata di gente colta e esperta nel cuore di un impero di milioni di persone. Il racconto di una cultura unica e la storia epica della sua lotta contro i Conquistadores spagnoli che rivela il conflitto di imperi e ideologie che portarono alla devastazione del mondo azteco. Con Caroline Dodds Pennock

 

 

ore 12.00

  • Sala Liguria
    “Colonizzato sarà lei”, Incontri con la Storia
    Le musiche del Novecento tra invenzione e dissimulazione, nel secolo dei poteri globali e pervasivi. Da Occidente a Oriente e ritorno, tappa intermedia l’Africa. In mezzo, l’Oceano del Middle Passage. Un viaggio senza bussola e senza vincoli stringenti cronologici alla ricerca di note imposte, mediate, articolate, rifunzionalizzate: strumenti di comunicazione e veicoli per l’affermazione di identità in bilico tra mercato e arte. Con Guido Festinese

 

 

ore 15.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “L’India: dall’Impero Mughal a quello Britannico”, Incontri con la Storia
    Dal 1757 al 1857 si verificò il crollo dell’impero Mughal che rese possibile la conquista britannica dell’India. Una riflessione sulla caduta dei potenti Mughal – la dinastia musulmana che governava il paese fin dal XVI secolo – e l’inizio del potere britannico in India. Con Yasmin Khan

 

 

ore 15.00

  • Archivio Storico
    “L’impero, che spettacolo!”, Incontri con la Storia
    Storia, personaggi, retroscena (e pettegolezzi) attorno al colossale ritratto di gruppo (sei metri per dieci!) realizzato da Jacques-Louis David tra il 1805 e 1807 (e oggi al Louvre) per immortalare l’incoronazione imperiale di Napoleone Bonaparte e di Giuseppina di Beauharnais. Con Marco Carminati

 

 

ore 16.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “USA: manifest destiny. La conquista del West e oltre”, Incontri con la Storia
    Gli Stati Uniti, in maniera inconsueta se non unica, hanno sempre agito partendo dal presupposto di essere una nazione “storico-mondiale”, e che il destino del mondo dipenda in maniera fondamentale da ciò che essi fanno o non fanno. Nel XIX secolo, questa ideologia ha giustificato l’espansionismo territoriale, l’enorme crescita degli stessi Stati Uniti grazie alle conquiste delle popolazioni (principalmente) dei nativi e del Messico. Nel XX secolo un ruolo imperiale sul pianeta. Con Anders Stephanson

 

 

 

ore 16.00

  • Archivio Storico
    “L’idea di impero tra Otto e Novecento”, Incontri con la Storia
    A cavallo tra i due secoli si diffonde una nuova idea di impero, legata alla definizione di «imperialismo» che ne dà Hobson e su cui si misurano, successivamente, numerosi marxisti, da Lenin e Bauer, da Hilferding a Luxemburg. Queste “teorie” si intrecciano con il dibattito politico e culturale che, nello stesso periodo, ha luogo sui tratti positivi (o negativi) del colonialismo, di cui sarà esempio massimo il poema di Kipling Il fardello dell’uomo bianco. Con Marcello Flores

 

 

ore 16.00

  • Sala Liguria
    “Austria infelix. Oltre il mito asburgico”, Incontri con la Storia
    Nonostante gli intenti di chi, nel secondo Novecento, ha scritto sulla fine del “mondo di ieri” e sulla caduta delle sicurezze storiche ed esistenziali della Mitteleuropa austriaca, il mito dell’universo imperialregio è ancora lontano dall’aver perso la sua presa. Scrittori, filosofi, musicisti, pittori che ebbero la lucida visione del necessario superamento della lunga fase storica e culturale iniziata con Maria Teresa e finita con Francesco Giuseppe. Con Andreina Lavagetto. In collaborazione con Adelphi Edizioni

 

 

ore 17.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “L’imperialismo teologico: paradigma e superamento” e “L’imperialismo, prima che nella forza delle armi, nasce nella mente. Qual è stato il contributo al riguardo della teologia cristiana?”. Con Vito Mancuso

 

 

ore 17.00

  • Archivio Storico
    “Il secolo americano”, Incontri con la Storia
    «Un impero, per molti aspetti il più interessante nel mondo». Così Alexander Hamilton apriva il “Federalista n.1”, perorando la causa della ratifica della Costituzione elaborata a Filadelfia. Il significato del termine, così come la natura e le caratteristiche dell’impero statunitense, sono cambiati col tempo. Il secondo, da continentale si è fatto sempre più globale. Proprio questa trasformazione sarà al centro del discorso per comprendere quanto di peculiare vi sia nell’ultimo, e nel più problematico, di tutti gli imperi. Con Mario Del Pero

 

 

ore 17.00

  • Sala Liguria
    “Favole Fuorilegge”, Incontri con la Storia
    Da sempre in Siberia i destini dei grandi imperi si sono intrecciati a quelli degli uomini, componendo un unico tessuto narrativo alla base di molte leggende. Negli spazi sconfinati di una Siberia mitica e selvaggia, non c’è albero, fiume, animale, che non prenda corpo e voce. È la forza sovversiva della natura che permea ogni cosa e prende il sopravvento sull’ottusità e la prepotenza degli uomini. Con Nicolai Lilin. In collaborazione con Einaudi Editore

 

 

ore 18.00

  • Sala del Maggior Consiglio
    “Diritto internazionale. È internazionale? È la legge.”, Incontri con la Storia
    Le origini del diritto internazionale in Europa nei secoli XVI e XVII, in relazione all’espansione oltremare nelle Americhe e in Asia; il suo sviluppo moderno nel periodo dell’imperialismo del tardo XIX secolo e gli inizi del XX; la sua formalizzazione dopo la Prima Guerra Mondiale e il significato contemporaneo al tempo dell’egemonia globale degli Stati Uniti. Con Perry Anderson

 

(C.S.)

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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