“Un Giorgio di ordinaria follia” al Teatro Il Sipario Strappato

Di il 16 Marzo 2017
-ARENZANO- Sabato 18 marzo alle ore 21.00 il Teatro Il Sipario Strappato Muvita porterà in scena “Un Giorgio di ordinaria follia” di e con Giorgio Verduci. Quest’ultimo lo si conosce soprattutto per il personaggio del signor Verduci, l’uomo con la mazza da baseball, pronto a dare “randellate” ai comportamenti più fastidiosi e stupidi della società, e per il predicatore americano dell’amore Padre Donovan, ma si tratta solo dei suoi personaggi in ordine cronologico.

 

 

 

Eclettico comico milanese dal ricco curriculum, inizia la sua carriera nel 2000, studiando dizione e recitazione presso il C.T.A. (Centro Teatro Attivo); frequenta, poi, la scuola di recitazione Campo Teatrale, gli stage sul clown con Jango Edwards e la formazione cinematografica. Volto storico di Zelig, oltre al cabaret e all’attività teatrale e cinematografica, collabora con esperti di formazione aziendale e con network radiofonici nazionali.

 

 

 

Lo spettacolo. «Il mio cane scappa. Provoca un tamponamento. Litigo con l’automobilista. Chiamo il mio assicuratore. …e scopro che il mio assicuratore è anche il padre dell’automobilista». Con Giorgio Verduci si scoprirà cosa accende la miccia per un giorno di ordinaria follia, in un esilarante volo dalla grande città alla vita di paese.
L’accompagnamento musicale sarà di Dora Scapolatempore, laureata in arpa classica presso il Conservatorio G. Verdi di Milano.

 

 

 

UN GIORGIO DI ORDINARIA FOLLIA
di Giorgio Verduci.
All’arpa Dora Scapolatempore.
Regia di Marco Rampoldi
Drammaturgia, Paola Ornati
Scritto con Paolo Migone, Daniele Ceva e Paolo Uzzi.

 

 

Ingresso Intero 12 €
Ingresso Ridotto 10 €
info e prenotazioni 3396539121www.ilsipariostrappato.it

 

 

Teatro Il Sipario Strappato

Teatro Piccolo di Arenzano
via Terralba, 79
16011 Arenzano (Genova)

 

 

(C.S.)

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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