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Tahar Ben Jelloun protagonista del primo incontro del ciclo “Jihad, Islam, Europa”
13 Ottobre 2016 @ 5:45 pm - 8:00 pm
Si apre con lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun la rassegna Jihad, Islam, Europa, curata dal Centro Studi Antonio Balletto. Un ciclo per conoscere gli islam di oggi, quello europeo ma anche quello mediorientale, nella sua sintesi di democrazia e intolleranza.
Autore marocchino di lingua francese, Tahar Ben Jelloun nei suoi romanzi contamina la tradizione araba scritta e orale con i moduli della narrativa moderna e postmoderna. Scrive per “Le Monde” e collabora di frequente con le maggiori testate italiane quali “La Repubblica”, “Il Corriere della sera”, “L’Espresso”. Per il profondo messaggio del libro Il razzismo spiegato a mia figlia (Bompiani 1998) gli è stato conferito dal segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, il Global Tolerance Award. Ha conseguito numerosi primi in tutto il mondo, e con il Premio Goncourt assegnatogli per La Nuit sacrée nel 1987, è divenuto lo scrittore francofono più conosciuto in Francia.
L’Islam ci ha riuniti in una stessa casa, una nazione. Che lo vogliamo o no, apparteniamo tutti a quello spirito superiore che celebra la pace e la fratellanza. Nel nome “Islam” è contenuta la radice della parola “pace”. Ma ecco che da qualche tempo la nozione di pace è tradita, lacerata e calpestata da individui che pretendono di appartenere a questa nostra casa, ma hanno deciso di ricostruirla su basi di esclusione e fanatismo.
[…]Non basta insorgere verbalmente, indignarsi ancora una volta e ripetere “questo non è islam”. Non è più sufficiente. Dobbiamo scendere in massa nelle piazze e unirci attorno a uno stesso messaggio: liberiamo l’Islam dalle grinfie di Daesh.
Tratto da “La mia lettera ai fratelli musulmani: denunciamo chi sceglie il terrore”, pubblicata su “La Repubblica” il 27 luglio 2016.
Gli incontri si terranno presso la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale.