Suq Genova: laboratorio teatrale per gli universitari

Di il 6 Settembre 2016

GENOVA- Il nuovo Laboratorio Teatrale Universitario, sostenuto da ARSEL Liguria e curato dagli artisti della Compagnia del Suq, prende spunto dal dramma di Euripide, assumendone alcuni dei temi chiave come l’etnia e l’appartenenza nel conflitto tra due coniugi, simboli della difficoltà di mediare tra differenti pensieri, passioni, e quindi culture.

Sono destinatari del progetto tutti gli studenti universitari, anche privi di esperienza, e in particolare i beneficiari Arsel. Il Laboratorio si terrà da ottobre 2016 ad aprile 2017 presso gli spazi formativi (Aule didattiche e Saloni) di Endofap Liguria – Via Bartolomeo Bosco 14 a Genova (vicino al Palazzo di Giustizia).

La partecipazione al laboratorio è gratuita. Chi è interessato può scrivere a teatro@suqgenova.it o telefonare al numero 010 5702715, a partire da lunedì 29 agosto.

Alla prima fase del progetto sono ammessi un massimo di 30 studenti partecipanti. Al termine di questa, si valuteranno i partecipanti attraverso una selezione che terrà conto dell’impegno nel mettersi in gioco, dell’interesse e della costanza nel frequentare, oltre che del talento e della vocazione e si giungerà alla definizione del gruppo definitivo di 15 studenti.

Per chi come noi pensa che la sopravvivenza delle nuove generazioni possa essere garantita solo dal dialogo e dalla mediazione tra posizioni differenti, è uno stimolante confronto, idoneo ad una ricerca espressiva originale e attualissima. L’obiettivo è dare vita ad un Coro di giovani allievi artisti, per raccontare la storia di Medea, inserendo accanto a brani di prosa parti cantate in stile rap.

Medea è la donna che arriva ad uccidere i propri figli pur di non sottostare al matrimonio di convenienza di Giasone, padre dei suoi figli, con Glauce, figlia di Creonte re di Corinto. E’ la storia del sacrificio di una donna ferita, che trova nella vendetta l’unico modo per uscire dal dolore dell’esclusione. Ma in Medea c’è molto altro: “Non abiti più in un paese barbaro, ma in Grecia, hai imparato cos’è la giustizia e a servirti delle leggi senza ricorrere alla violenza. Tutti i Greci conoscono la tua sapienza e sei diventata famosa: se continuavi ad abitare ai margini del mondo, di te non parlerebbe nessuno”, le dice Giasone. Nell’affresco di voci che darà vita a Medea Opera Rap ecco quindi venire in luce lo scontro di pensieri, la ribellione di chi è emarginato, la mancanza di ragionevolezza nell’affrontare frustrazione e disagio, l’innocenza delle vittime. Ricorrere al rap significa coinvolgere i giovani in uno stile a loro congeniale, attingere all’antica e ricchissima tradizione dei versi e delle rime, che ha nutrito la narrazione orale e popolare di molti paesi e culture.

Per info:http://www.suqgenova.it/formazione-suq/progetti-formativi/medea-opera-rap/

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