UN’OASI VERDE NEL CUORE DELLA CITTA’

Di il 3 Maggio 2016

Grazie al progetto dell’associazione “Giardini di Plastica” rifiorisce l’area dei Giardini Baltimora. La soddisfazione del presidente del municipio I Centro Est: “Restituiamo un importante luogo di accoglienza per la città”.

Di Chiara Gaddi

Un’oasi verde, pulita e accogliente nel cuore della città, a pochi passi da uffici e negozi, dove trascorrere una pausa pranzo sotto il sole o un pomeriggio di svago con la famiglia. Sembra un sogno per Genova, una città arida di verde ma avida di luoghi in cui ritrovare il contatto con la natura, che costringe i propri abitanti a spingersi sulle alture o a Levante. Ora, il sogno si fa più vicino, con un progetto appena presentato e supportato dal Municipio I Centro Est, l’Associazione “Giardini di Plastica” e il Centro d’accoglienza “Il Cesto”. È il progetto “Demetra- Giardini in Fiore”, che si pone come obiettivo quello di riconsegnare alla cittadinanza, tramite lavori di pulizia e piccolo giardinaggio, la zona dei Giardini Baltimora. Un’area problematica, che dopo essere stata strappata al centro storico, è rimasta senza destinazione per troppo tempo, in balìa di tossicodipendenti e vittima d’incurie.
192106917-464c7867-9d71-4b66-af3b-ac9967db48fbIl progetto consisterà in una prima fase di ripulitura dell’intera zona che durerà, presumibilmente, fino a settembre, con l’intenzione di realizzare in futuro anche alcuni orti sociali, organizzare attività didattiche e un chiosco per la ristorazione. Il progetto è stato reso possibile grazie all’adesione ai Patti di Volontariato proposti dal Comune di Genova, che prevedono il coinvolgimento dei richiedenti asilo come volontari per lavori di pubblica utilità.
Un progetto doppiamente virtuoso, che oltre a riqualificare un’area, propone un modello di accoglienza che non si limita ad offrire rifugio, ma si adopera affinché i richiedenti asilo vengano avviati verso opportunità lavorative e, conseguentemente, integrati nel tessuto cittadino. In “Demetra – Giardini in Fiore” sono attualmente impegnati quindici rifugiati provenienti da molti Paesi, tra cui Mali, Gambia e Pakistan, e tutti compresi tra i 20 e i 25 anni.
«È un’esperienza molto positiva che i ragazzi hanno accolto con entusiasmo – racconta Omar Siraj, responsabile dell’area accoglienza Il Cesto – Molti di loro hanno esperienze di agricoltura e gardinaggio nei loro Paesi d’origine e questo momento potrebbe rappresentare un reciproco scambio di competenze e avere risultati molto positivi». Tutte le attività sono finalizzate alla formazione dei volontari sulla tematica della cura del verde, sui metodi di coltivazione e gestione di piccoli spazi urbani ad orto, informazioni di base sull’agricoltura in Liguria, sulle specie locali e i metodi di coltivazione sostenibili.
Nella seconda fase del progetto verranno inseriti in calendario momenti di festa, workshop e laboratori per animare e coinvolgere il quartiere, così da invogliare la cittadinanza all’utilizzo di questo spazio finora poco sfruttato. A queste attività prenderanno parte anche i volontari del Cesto, che avranno la possibilità di diventare a loro volta formatori e promotori della cura del verde e della valorizzazione degli spazi. «L’Associazione Giardini di Plastica ha messo in campo già da alcuni anni un impegno importante per la ripulitura di questa zona – commenta Simone Leoncini, presidente del Municipio I Centro-Est – tuttavia il pregresso che si porta dietro rende la situazione particolarmente difficile. Con questo nuovo progetto si può mettere un punto alla storia di un luogo nato male che può, però, diventare una grande opportunità per la nostra città.»

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