Al Teatro dell’Ortica arriva CYRANO E CIRANO, omaggio a Cyrano de Bergerac

Di il 6 Aprile 2016

EUGENIA BONOMI1

Venerdì 8 aprile alle 21, con replica sabato 9 alla stessa ora, il Teatro dell’Ortica presenta la nuova produzione CYRANO E CIRANO, adattamento (molto libero) dal celebre Cyrano de Bergerac di Rostand, a cura di Mirco Bonomi (anche regista) e Alessandro Paganini.
L’opera di Rostand – pubblicata nel 1897 – è stata tradotta, adattata e interpretata innumerevoli volte sia al cinema che a teatro (tanti i grandi attori che hanno vestito i panni del guascone, da Gino Cervi a Gigi Proietti, da Franco Branciaroli a Alessandro Preziosi, senza dimenticare la versione musicale di Domenico Modugno e quella cinematografica di José Ferrer che gli valse il Premio Oscar): Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. La sua geniale temerarietà, la drammaticità della sua fiera esistenza, vissuta pericolosamente all’insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze, costi quel che costi, ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno. Tanto che il singolare spadaccino guascone continua tuttoggi con successo a calcare le scene teatrali.

La versione proposta da Teatro dell’Ortica vede protagonisti due attori (Luca Puglisi e Danilo Spadoni) e una giovane attrice (Eugenia Bonomi).
«Cyrano è un eroe e per certi versi un “perdente” se visto con gli occhi dell’affarismo, della prevaricazione, del servilismo; – spiega Mirco Bonomi regista e co-autore insieme ad Alessandro Paganini – ma è anche e soprattutto l’emblema di chi non accetta la violenza, l’ingiustizia, di chi si fa portabandiera del diritto di esistere e resistere, contestare e lottare per cambiare. Per questo resta un personaggio moderno e questo abbiamo cercato di rappresentare»
Il racconto si snoda secondo il filone del teatro di narrazione intervallato da momenti in cui si passa rapidamente dal teatro d’azione, come un film di cappa e spada, ad altri in cui l’aspetto didattico del racconto prende il sopravvento.
Un’occasione per raccontare un personaggio reso famoso dalla penna di Edmond Rostand, ma anche per attualizzarlo in un’epoca che ha bisogno se non di “eroi”, quantomeno di dignitosi portabandiera .

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