Bridge The Gap? Sì, a Villa Croce

Di il 3 Marzo 2016

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Bridge The Gap? è un forum organizzato dal Center for Contemporary Art (CCA) di Kitakyushu in Giappone. L’appuntamento è al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, venerdì dalle 10 alle 16. Il suo scopo è unire artisti, scienziati, designer e intellettuali per creare un ambiente di scambio tra discipline e mantenere, al contempo, il rispetto per i metodi e valori che ciascuna disciplina contribuisce alla discussione generale. Il primo BTG? è nato nel 2001 a Kitakyushu, il secondo forum è stato a Milano, e, successivamente, a Chiang Mai, Shanghai, Venezia, New York, Granada, Ahungalla, Città del Messico, Istanbul e Singapore. Il numero di partecipanti e la tipologia della sede del forum cambiano di volta in volta.

La pausa caffè è parte centrale del forum in modo da facilitare gli scambi tra i partecipanti. È in tal modo che BTG? mette in discussione la necessità del saloni virtuali di oggi per proporre un discorso basato sul contatto diretto e reciproco fra gli esperti delle diverse discipline. BTG? propone un approccio non-lineare e privo di gerarchie nella produzione della conoscenza con lo scopo di esplorare quanto va al di là dei tradizionali confini fra le diverse discipline. Le conferenze tradizionali accentuano ordine e stabilità. BTG? è invece una conferenza sperimentale nella quale le menti più acute e stimolanti del momento si relazionano e colloquiano, trovando legami e opportunità di scambio fra le diverse esperienze e campi disciplinari che ciascuno porta con se.

Stefano Boeri è un Architetto di Milano. Ha fondato “multiplicity,” una rete internazionale di ricerca dedicata alle trasformazioni urbane contemporanee. È stato Direttore delle riviste Domus e Abitare, e dal 2011 al 2013 è stato Assessore alla Cultura del Comune di Milano. Le opere di Didier Faustino sono radicate nella fisicità del qui e ora, dove il corpo assume un ruolo centrale. Faustino ci invita ad agire liberamente e costruire il nostro ambiente partendo dalla presenza del nostro corpo nel mondo. La sua posizione, ci spinge a riflettere sui limiti tra il privato e il pubblico e tra il personale e il collettivo. Joan Jonas è stata una delle prime artiste a integrare performance, video e arti visive. Continua a sviluppare il suo lavoro attraverso molteplici mezzi espressivi, esplorando il suo continuo interesse verso la narrativa come forma, spesso ispirandosi ad altre culture, unendo aspetti di teatralità e linguaggio rituale. Kazuo Okanoya è Professore di Neuroscienze alla Graduate School of Arts and Sciences dell’Università di Tokyo, e Direttore di Ricerca dell’ ERATO Okanoya Emotional Information Project. Attraverso lo studio delle proprietà psicobiologiche nelle informazioni emotive animali, la ricerca di Okanoya si muove verso la comprensione dei meccanismi del cervello umano e del linguaggio. David Peace è uno scrittore di romanzi ambientati nel XX secolo, dall’Inghilterra degli anni 70’ e 80’ al Giappone del dopo-guerra sotto l’Occupazione Statunitense. Peace sviluppa le sue narrative basandosi su eventi storici di guerra, politica e criminalità, per costruire un’immagine delle società nelle loro estreme espressioni. Pelin Tan è una Sociologa la cui ricerca si sviluppa attraverso progetti di Arte e Architettura in ambienti di conflitto urbano, agendo tra politiche territoriali, gift economy e stato del lavoro. È Professoressa Associata nella Facoltà di Architettura della Mardin Artuklu University in Turchia e ha co-curato la mostra, Adhocracy, ad Atene. Rirkrit Tiravanija esplora nuovi paradigmi estetici d’interattività. Ha costruito uno studio di registrazione dentro a un museo, ricreato un appartamento interattivo in una galleria d’arte e creato opportunità per svolgere attività quotidiane all’interno di spazi espositivi. Lam Keong Yeoh è un consulente economico privato e Vicepresidente della Economic Society di Singapore. Ha lavorato alla GSI, dove è stato Director of Economics and Strategy oltre a Chief Economist. Ha coordinato analisi macro-economiche globali e strategie d’investimento ed è impegnato in ricerche di politiche sociali e pubbliche e affronta i temi della globalizzazione.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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