Teatro Sociale omaggia Artemisia Gentileschi con lo spettacolo “Chiaroscuro”: in scena sabato 15 marzo

Di il 12 Marzo 2025

GENOVA – Sabato 15 marzo Teatro Sociale di Camogli omaggia Artemisia Gentileschi con la messa in scena di “Chiaroscuro”, uno spettacolo incentrato sulla grande pittrice seicentesca, sul suo essere donna abusata e artista coraggiosa e geniale.

Una figura straordinaria, quella di Artemisia Gentileschi, per la sua produzione artistica e per la sua vita drammatica, che ne ha fatto un simbolo di tutte le donne che subiscono violenza da parte degli uomini, ieri come oggi. 

Di Gaetano Colella, regia Andrea Chiodi, composizione e arrangiamento canti Miriam Gotti, scene e costumi Ilaria Ariemme, coreografie e movimenti Marta Ciappin, protagoniste Francesca Cecala, Miriam Gotti, Barbara Menegardo, Ilaria Pezzera, Swewa Schneider.

Cinque interpreti femminili, cinque voci e cinque corpi di donna per raccontare la vita tanto drammatica di Artemisia, artista somma e donna vittima della brutalità maschile. Un lavoro che, attraverso le tappe del famoso processo per stupro ad Agostino Tassi, riesce ad entrare nei chiaroscuri della vita della grande artista. Le cinque interpreti si trasformano a turno in tutti i personaggi, ma, soprattutto, si calano ciascuna nei panni della Gentileschi, diventando a poco a poco un coro di voci femminili capace di svelarci, con il canto, il pensiero e i sentimenti di Artemisia.

Il regista Andrea Chiodi così presenta lo spettacolo: “Il chiaro e lo scuro, il bene e il male, la musica e il silenzio, la luce e le tenebre. Otto elementi, ma anche otto stati d’animo, otto momenti della condizione umana. Artemisia Gentileschi è tutto questo o meglio è tutto questo anche perché così vogliono gli altri, ognuna l’ha dipinta, raccontata come voleva, qualcuno si è appropriato di questa figura. La cosa che mi intriga maggiormente è il suo essere artista straordinaria. Da qui voglio partire, dalla donna che ha saputo dare voce alle donne, dalla donna che attraverso l’arte e la bellezza si è salvata, prima dalla solitudine per la perdita della madre e poi dal disonore e dalla violenza.

Un lavoro quindi di voci e corpi che ci farà immergere nel pensiero e nel cuore della artista del Seicento pari a Caravaggio, tutto attraverso l’evocazione della sua pittura attraverso lo strumento del canto per rivelare e riconciliare quella rabbia e quella trasgressione che permea la produzione artistica della grande pittrice italiana.”

Prezzi. Da 15 € a 27 €. Sono previste riduzioni per Under26/Over65, Soci Amici del Teatro Sociale, GMP, Coop, C.R.A.L. Fincantieri e per chi raggiunge il teatro in treno.

Biglietterie

C.S.

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