A Villa Croce “Alberto Ponis costruire nella natura”, la mostra sull’architetto Medaglia della città di Genova

Di il 14 Ottobre 2024

GENOVA – A Villa Croce dal 12 ottobre al 31 dicembre arriva la mostra “Alberto Ponis costruire nella natura” a cura di Emanuele Piccardo. Il Museo d’arte contemporanea ospita la rassegna sull’architetto genovese in occasione del suo conferimento della Medaglia della città di Genova nell’ambito delle celebrazioni colombiane di Palazzo Ducale.

È la natura che condiziona e stimola l’architetto genovese a costruire attorno agli alberi di corbezzolo e alle rocce di granito, senza alterare l’orografia del terreno.  Questi elementi naturali generano le forme dell’architettura delle case che riprendono alcuni caratteri dell’architettura vernacolare sarda, in particolare lo stazzo gallurese, ovvero la casa del pastore, per poi essere reinterpretato da Ponis con la sua sensibibilità e la sua etica del fare architettura.

Alberto Ponis costruire nella natura è strutturata in quattro sezioni: Architetture, Archivio Alberto Ponis, Pittura, Viaggi.

Architetture

Una sintesi della vasta produzione architettonica di Ponis, raccolta in 16 architetture, attraverso schizzi, disegni, fotografie da lui realizzate e fatte appositamente dal curatore della mostra Emanuele Piccardo. Case singole e collettive costruite tra il 1963 e il 2006 a Costa Paradiso e Punta Sardegna.

Archivio Alberto Ponis  Questa sezione è un attraversamento dell’Archivio con taccuini, riflessioni teoriche, schizzi, riviste di architettura, che consentono allo spettatore di entrare dentro le idee di Alberto Ponis.

Pittura

La pittura è importante nell’opera di Alberto Ponis per rappresentare gli spazi urbani e naturali. In questa sezione vengono presentati i quadri che ha realizzato sul porticciolo di Nervi, dipinto nel tempo tra la fine degli anni Ottanta e metà anni Novanta del secolo scorso.

Viaggi

Il tema del viaggio è centrale per la ricerca di Ponis, a partire dal 1963 quando attraversa i villaggi sardi della costa e dell’entroterra per immergersi nella architettura vernacolare per definire la sua idea di architettura. Nel decennio sessanta-settanta sono numerose le visite a New York, a Philadelphia per visitare le architetture di Louis Kahn e Robert Venturi, il Sea Ranch in California, a Ronchamp e La Tourette, le due opere iconiche di Le Corbusier; le architetture di Arno Jacobsen e Alvar Aalto in Scandinavia.

La mostra è accompagnata da una monografia di 400 pagine in italiano e in inglese, edita dalla casa editrice plug-in, con l’obiettivo di ricollocare la figura di Alberto Ponis nella storia dell’architettura del Novecento.

Alberto Ponis si laurea in architettura a Firenze nel 1960 e poi si trasferisce a Londra dove incontra due protagonisti del New Brutalism: Ernö Goldfinger e Denys Lasdun, entrando in contatto anche con le architetture di James Stirling.

L’esperienza nello studio di Lasdun condizionerà tutta la sua attività professionale. Nel 1963 rientra in Italia, in Sardegna nella Gallura, insieme ad un gruppo di investitori inglesi e si fermerà lì per tutta la vita, eleggendo quei territori come luoghi dove sperimentare la sua idea di architettura. Ponis dopo l’esperienza da Lasdun acquisisce quella maturità progettuale che verrà applicata nelle prime architetture che realizza, sul finire degli anni Sessanta, a Costa Paradiso in Sardegna.

Orario apertura mostra martedì- domenica ore 11-18

Durante il periodo espositivo è in programma una serie di conferenze:

16 ottobre ore 17 – Architettura mediterranea? Con Alessandro Lanzetta, architetto, La Sapienza, Università di Roma

23 ottobre ore 17 – Architetture minori con Luca Guido, storico dell’architettura, IUAV-Venezia

29 ottobre ore 17 – Mario Galvagni: ecologia della forma con Francesca Olivieri, architetto

13 novembre ore 17 – La vacanza a Punta Ala con Marco Del Francia, architetto, BACO – Archivio Vittorio Giorgini

22 novembre ore 17 – Abitare la vacanza 2025 con Andrea Canziani, architetto, ministero della Cultura, Gloria Bovio, architetto, presidente Dialoghi d’Arte, Emanuele Piccardo, presidente plug_in 

27 novembre ore 17 – Cultura e tecnica: riflessioni sul costruire con Francesca Torzo, architetto

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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