Salone Nautico: presentato il progetto “Genova dal Blue District alla Casa delle Tecnologie: la linea Blu”

Di il 20 Settembre 2024

GENOVA – Nell’ambito del 64° Salone Nautico Internazionale, questa mattina, nel padiglione Jean Nouvel, è stato presentato il nuovo progetto quadriennale del Comune di Genova “Genova dal Blue District alla Casa delle Tecnologie: la linea Blu”.

L’iniziativa sarà realizzata nell’ambito del protocollo quadro stipulato tra l’amministrazione comunale e la Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha destinato a questa iniziativa un sostegno di 500.000 euro e ha previsto un contributo complessivo di 2,3 milioni di euro per il Genova Blue District, dalla sua nascita ad oggi. I costi di funzionamento di base delle due strutture saranno sostenuti grazie all’impegno del Comune di Genova tramite il Contratto di servizio di Job Centre.

All’evento, moderato da Claudio Oliva di Job Centre, sono intervenuti, fra gli altri, il vicesindaco e l’assessore a Sviluppo economico e lavoro del Comune di Genova, il segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo Alberto Anfossi e il presidente di Fondazione Amga/Fondazione Carige Lorenzo Cuocolo.

L’idea del progetto è quella di sviluppare il  modello di successo sperimentato nell’ambito del progetto “Verso The Ocean Race, innovazione, sostenibilità, impresa”, che ha visto un processo di accelerazione di impresa e fertilizzazione territoriale culminato nella creazione di un grande dimostratore collettivo nell’Innovation Village e l’apertura permanente – presso il Genova Blue District – del Village, uno spazio che integra emozione, conoscenza, proattività sulla biodiversità ed il cambiamento climatico, con la messa in scena ed il supporto allo sviluppo di soluzioni innovative.

Nello stesso tempo si intende allargare il modello spazialmente e tematicamente, creando una forte connessione metodologica ed operativa con la Casa delle Tecnologie Emergenti Genova-Opificio Digitale per la cultura. La visione è di avere due poli collegati, entrambi popolati da realtà tecnologiche e innovative, entrambe aperti al territorio e capaci di creare cultura ed esperienze significative con i giovani ed i cittadini.

«Uno degli elementi essenziali per la crescita virtuosa delle città è lavorare in sinergia con altri soggetti moltiplicando le potenzialità e le opportunità insite in progetti in cui crediamo molto come è quello di “Genova dal Blue District alla Casa delle Tecnologie: la linea Blu” – afferma il vicesindaco del Comune di Genova -. È quindi per noi un vero motivo di orgoglio poter contare sulla Fondazione Compagnia di San Paolo, partner di valore assoluto ed a cui vanno i nostri ringraziamenti. Tra i punti di forza di questa iniziativa vi sarà la capacità di proporre soluzioni innovative e tecnologiche aperte ai cittadini ed al territorio in grado di offrire ulteriori impulsi positivi alla nostra città».

«La Fondazione supporta da tempo il territorio genovese, in particolare nell’ambito della collaborazione con il Comune e l’Università di Genova” – dichiara Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Questo progetto è un importantissimo passo avanti nel percorso iniziato nel 2019 con il Genova Blue District, per fare di Genova un leader nell’innovazione sostenibile legata alla blue economy».

Il Genova Blue District in quasi quattro anni di attività ha mobilitato e facilitato un partenariato ed un ecosistema vasto e cooperativo, organizzando o facilitando centinaia di eventi, con migliaia di partecipanti, ha organizzato Hackathon di successo raccordando la blue economy con l’ambiente e la sostenibilità ed i bisogni di cambiamento della città. Inoltre ha animato avvisi e processi per la Citizen science, laboratori di innovazione esperienziali, winter o summer school, conferenze, tavoli di lavoro, rassegne cinematografiche, contest creativi, podcast.

Le linee di azione del progetto prevedono il potenziamento della capacità del Village di essere uno spazio aperto ai cittadini valorizzandone anche la funzione di Expò permanente di innovazione per le soluzioni portate dalle start up, i prototipi dei centri di ricerca, oltre che delle grandi imprese.

Per quanto riguarda la CTE-Opificio Digitale per la cultura – che ha come obiettivo quello di utilizzare le tecnologie abilitate dall’internet veloce per supportare la fruibilità e lo sviluppo di soluzioni per la musealità – l’idea è che possa diventare un nuovo polo attivo della città policentrica, capace di essere una risorsa sia per i cittadini che un riferimento di sistema.

In  particolare nei due siti si prevede di incrementare le risorse multimediali, con la produzione di nuovi contenuti e l’ideazione di nuove forme di fruizione esperienziale, anche grazie a nuove tecnologie interattive, che verranno individuate e acquisite, in relazione ai contenuti ed a requisiti di fruibilità e inclusività per i pubblici.

In collaborazione con Scuola e Università di Genova, oltre ai laboratori già avviati, che verranno potenziati, si realizzeranno laboratori e processi didattici tesi a dare inneschi, conoscenze e parola agli studenti. Si prevedono processi di educazione e formazione esperienziale ai quali collegare processi di co-creazione, sfide per risolvere problemi, palestre STEM.

Nella CTE verranno organizzate sessioni di accesso e visita virtuale di contenuti museali, tecnologici e delle attività portuali e si realizzeranno percorsi ed esperienze differenziate per pubblici e interessi, con l’idea di usare la tecnologia per aumentare l’accessibilità (superare la segregazione spaziale, culturale, economica, di provenienza) e invitare alla scoperta.

Il processo proposto potrà facilitare le connessioni e le intersezioni, sia tra i diversi partner che riguardo alle tematiche e azioni che potranno reciprocamente fertilizzarsi e rinforzarsi. Job Centre srl, società del Comune di Genova, sarà il soggetto operativo con il compito di sviluppare il progetto e le relazioni tra i partner.

Collegare i due siti appare come un’occasione generativa, capace di dare di più della somma dei singoli fattori. Creare una linea blu tra il porto storico ed il porto commerciale, caratterizzata dall’innovazione, dalla ricerca di soluzioni per l’ambiente, dall’aumento della consapevolezza e delle competenze necessarie per le sfide che abbiamo di fronte.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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