A Palazzo Doria Spinola la consegna delle targhe “I Tesori Viventi di Genova”

Di il 5 Marzo 2024

GENOVA – Un vigile del fuoco e medico, un console, un’ostetrica, un meccanico, un’erbivendola e l’ultimo palombaro di Genova. Ventiquattro persone e ventiquattro professioni differenti che, giovedì 7 marzo alle ore 17 saranno premiate nella Sala del Consiglio Metropolitano a Palazzo Doria Spinola con le targhe “I Tesori Viventi di Genova“. Un gesto di riconoscimento per celebrare dodici donne e dodici uomini che hanno contribuito in modo significativo alla crescita e al benessere della città. L’evento è organizzato da Pietro Bellantone, presidente di EventidAmare e ha il patrocinio di Città Metropolitana di Genova, Comune di Genova e Camera di Commercio di Genova.

Questo evento nasce dalla volontà di celebrare coloro che, con dedizione e competenza, hanno lasciato un segno positivo alla comunità genovese. «Ho voluto organizzare questa iniziativa – spiega Pietro Bellantone, presidente dell’associazione EventidAmare – per premiare ventiquattro persone, dodici donne e dodici uomini, la cui lunga attività, in diversi ambiti lavorativi, ha evidenziato caratteristiche di eccellenza. Ventiquattro persone, ventiquattro professioni e ventiquattro storie, tutte eterogenee per cultura, lavoro e obiettivi. Ma, contemporaneamente, tutte accomunate dalla caparbietà e dai valori che li hanno guidati nel corso degli anni. Loro rappresentano, a tutti gli effetti, “I Tesori Viventi di Genova“».

Nelle grandi città del centro-nord, più della metà degli anziani residenti (55,8%) ha più di 75 anni. Questo è quanto risulta dai dati dell’Istat, che evidenziano che la città metropolitana di Genova è in testa a questa classifica. «Il primato di città più anziana d’Italia che detiene la Superba – afferma Paola Bordilli, assessore al Commercio e alle Tradizioni cittadine – ha acquisito una connotazione positiva grazie alla moltitudine di persone ufficialmente “anziane” che mi piace definire “saggi custodi della città“. Essi ne rappresentano l’anima, anzi le anime. Giovedì 7 marzo avremo il piacere infatti di conoscere la storia dei ventiquattro “tesori viventi” che con la loro professione, accompagnata dalla passione, hanno contribuito in modo significativo a tramandare la storia e le loro tradizioni, riuscendo orgogliosamente a trasmettere la caparbietà e la volontà ad andare sempre avanti nonostante le avversità. Sono i nostri “tesori viventi” da ascoltare e prendere come esempio, ognuno con una sua specificità e particolari, come la nostra amata, policentrica e variegata Genova». 

«Gli anziani – ribadisce Daniela Marziano, assessore alla Cultura del Municipio I Genova Centro-Est – sono un valore per la società, soprattutto per noi giovani. Non ci può essere vera crescita umana ed educazione senza un contatto fecondo con gli anziani, perché la loro stessa esistenza è come un libro aperto nel quale le nuove generazioni possono trovare preziose indicazioni per il loro cammino di vita. Il loro esempio, pertanto, è un patrimonio straordinario che, parimenti ai tesori artistici e culturali, non dobbiamo e vogliamo disperdere.

La serata prende il via alle ore 17 con i saluti delle Autorità, seguiti dalla presentazione dell’iniziativa da parte di Pietro Bellantone. Subito dopo, la parola và a Laura Cuttica Talice, ideatrice del progetto, e Silvana Venturini, collaboratrice al progetto. Una volta conclusi gli interventi, inizierà la cerimonia di consegna delle targhe de “I Tesori Viventi di Genova”. La partecipazione all’evento è estesa a tutti coloro che desiderano condividere questo momento di riconoscimento e apprezzamento. L’ideatrice Laura Cuttica Talice attraverso questo progetto mira a valorizzare le competenze degli anziani per tramandarle alle nuove generazioni. «Con l’aiuto fattivo e volontario di Silvana Venturini – racconta Cuttica Talice – dimostriamo a tutti che a Genova, la città più anziana d’Italia, gli anziani capovolgono questa classifica facendola diventare la prima città d’Italia per saggezza, innovazione e creatività che non fa invecchiare. L’anziano – aggiunge ancora Cuttica Talice – è un tesoro da non perdere ma da utilizzare se lo si ascolta raccontare il suo segreto che ha usato come partendo dal poco, spesso dall’indigenza, sia riuscito a raggiungere le mete desiderate, lavorando con passione. Genova è risorta dalle macerie della guerra diventando la città che è oggi, grazie al lavoro incessante e l’impegno nel riuscire dei suoi figli e figlie, diventati oggi anziani, ma che possiedono il tesoro della saggezza nei loro ricordi».

Ventiquattro individui, ventiquattro storie, ventiquattro contributi unici. Ognuno dei protagonisti di questo riconoscimento ha giocato un ruolo diverso, rendendo Genova una città vibrante e multiforme. Una sorprendente corrispondenza con i venticinque quartieri della città, ciascuno con la propria storia, cultura, architettura e funzioni. La diversità delle persone si intreccia in modo ideale con le differenze che rendono unica Genova, formando un interessante panorama urbano e cittadino. 

I VENTIQUATTRO “TESORI VIVENTI DI GENOVA”

ADRIANO DINO PASSERIPalombaro – Quest’uomo, da giovane, è stato affascinato dal mare e ha dedicato la sua vita al lavoro subacqueo. Dopo un breve ma felice matrimonio e la separazione dalla seconda moglie, ha trasmesso la passione per il mare ai suoi tre figli. Ha iniziato la sua carriera come camallo della CULM e poi ha seguito il sogno di diventare palombaro, creando la sua società, la “drafinsub”. Ha lavorato in tutto il mondo e ha affrontato sfide difficili con determinazione. Ora, lasciato il posto ai figli, la sua casa è un museo di cimeli marittimi, testimoniando una vita dedicata al mare e alla sua professione.

ANNA ROSSI CALISSANOMadre coraggio – Anna, dopo aver conseguito la maturità classica, ha sposato Carlo Calissano e sono ancora insieme dopo 67 anni di matrimonio. Hanno avuto tre figli maschi e ora godono della compagnia di 10 nipoti e 1 pronipote. Anna si è sempre dedicata alla famiglia, affrontando sfide difficili come l’osteosarcoma di uno dei figli e la perdita improvvisa di un altro a Londra. Attualmente, fa da tramite tra i due figli rimasti, mantenendo unita la famiglia. La fede e il coraggio sono state le risorse chiave per affrontare le avversità, mentre i valori che l’hanno guidata sono stati l’onestà, la laboriosità e la sincerità. Anna è orgogliosa di aver superato le difficoltà legate ai figli e si ritiene soddisfatta del successo dei suoi figli. Ai giovani di oggi suggerisce di essere più forti, mantenere la calma di fronte agli eventi e non lasciarsi sopraffare dalle emozioni. 

ARMANDO PERNAMeccanico – Originario della Puglia, emigrò al Nord negli anni Cinquanta per cercare opportunità migliori. Nonostante le difficoltà economiche della famiglia, riuscì a studiare meccanica e a mettersi in proprio come meccanico automobilistico a Genova. La sua passione per la meccanica lo ha accompagnato per tutta la vita, insegnando anche ad altri giovani. Ha avuto un matrimonio felice, ma è vedovo da otto anni. I suoi figli hanno intrapreso carriere di successo, uno come commercialista a Genova e l’altro come dirigente Siemens in Germania. Nonostante un passato di povertà, ha superato le difficoltà, emigrando da solo a sedici anni e costruendo una vita soddisfacente. La fede e l’amore della moglie sono state le sue risorse principali, guidandolo verso l’onestà, il saper fare e il volontariato. Ora, in pensione, continua a dedicarsi alla sua passione per la meccanica, aiutando i vicini e scrivendo un libro sulla sua vita, senza rimpianti. I consigli che offre ai giovani sono incentrati sul lavoro, sottolineando l’importanza dell’umiltà, del duro lavoro e dell’ascolto delle sagge parole dei genitori.

BRIGIDA GALLINAROPresidente ligure dell’Ass. 50+PIU’ – Attualmente vedova e nonna, ha svolto vari lavori come dipendente, ma ora, in pensione, si dedica al volontariato presso un’associazione della Confcommercio. Riveste il ruolo di vicepresidente nazionale nell’associazione “50 e più”, che promuove la cultura e gli interessi per persone oltre i cinquanta anni. È la prima presidente regionale donna in un ambiente prevalentemente maschile. Soddisfatta della sua vita e delle proprie forze, attribuisce il successo alla lealtà e al sostegno della famiglia. Riservata nel parlare di sé, consiglia ai giovani di avere fiducia in sé stessi e di credere in ciò che fanno.

CARLA MACCAFERRIGattara e disponibile per tutti – Ha frequentato le scuole magistrali e svolto diversi lavori, tra cui insegnante alle scuole medie e impiegata presso la Carige, distinguendosi per il suo bel carattere e la disponibilità. Nonostante un matrimonio difficile che la vede mantenere il marito in difficoltà finanziarie, si dedica al volontariato, aiutando le suore della Redenzione e contribuendo all’erboristeria di via Galata. Amante degli animali, gestisce gatti randagi e ha un particolare affetto per un gatto fuggito dalla casa di un’altra persona. Si alza presto, trascorre l’intera giornata fuori casa facendo volontariato, dimostrando un carattere dolce e caritatevole. Affronta le difficoltà senza chiedere aiuto, considerando il volontariato la sua risorsa principale. Soddisfatta del suo rapporto con gli animali e la sua dedizione agli altri, attribuisce i valori guida all’onestà, al lavoro e all’esempio dei genitori. Ai giovani suggerisce di accettare i sacrifici e offre un esempio di ottimismo e dedizione.

CARLA SILVESTRI ved. MATTARELLISegretaria di Direzione – Si è sposata subito dopo il diploma magistrale, conducendo un matrimonio felice fino alla morte di suo marito avvenuta 19 anni fa. Madre di quattro figli maschi, con undici nipoti e due pronipoti, è stata una sportiva fino al 2018, praticando il golf e mantenendo un’attiva vita sociale. Nonostante la difficoltà nel rapporto con sua madre, ha affrontato la situazione con forza e ha costruito una famiglia felice. Suo marito, ingegnere navale, l’amava profondamente, e insieme hanno gestito l’azienda di famiglia, con lei che si è rivelata una brillante organizzatrice e diplomatica. Seguendo valori come onestà, coerenza e sincerità, offre consigli ai giovani sull’importanza dei valori tradizionali. Non ha rimpianti e affronta la vita con forza e vitalità.

CARLO ISOLAAssicuratore – Laureato in giurisprudenza e sposato con Elisabetta Carcassi, ha lavorato come assicuratore per 50 anni, con una panoramica internazionale e ruoli coordinativi. Ha iniziato a Parigi in una società di navigazione, dove ha perfezionato il francese. Attualmente, si dedica a scrivere romanzi, traduzioni, viaggi culturali e giardinaggio. Nonostante le difficoltà durante la guerra e i lutti familiari, si considera fortunato, apprezzando una vita serena grazie ai valori di correttezza, onestà e appartenenza a una famiglia d’altri tempi. Inviterebbe i giovani a imparare più lingue straniere. Timido rispetto alla moglie estroversa, esprime la sua personalità attraverso la scrittura dei libri sotto falso nome.

CARLO LEOPOLDO CALISSANOImprenditore – Laureato in giurisprudenza, sposato da 67 anni con Anna Rossi, ha trascorso una vita professionale di successo come imprenditore edile. Iniziato come operaio tecnico idraulico, ha poi creato e gestito la propria impresa, salvando e rinnovando l’azienda Pattono. Appassionato del mare e della vela, ha compiuto la traversata atlantica a 40 anni. Sportivo anche in montagna, considera il suo matrimonio la maggiore soddisfazione, nonostante i lutti familiari. Dirigendo la sua azienda con coraggio e rispetto, ha valorizzato l’ottimismo, il rispetto degli impegni presi e l’attenzione all’umanità dei collaboratori. Invita i giovani ad affrontare la vita con serenità e coraggio.

DORA GALLOTTI ved. MALVICINI Insegnante di Educazione Fisica – Diplomatasi all’ISEF di Roma, ha insegnato Educazione Fisica a Genova per molti anni. Sposata per cinquant’anni con un imprenditore edile, attualmente vedova, con due figlie gemelle e in pensione da vent’anni. Con una vita sociale attiva, partecipa a giochi di carte, sfilate di moda e ha anche preso parte a programmi televisivi. Appassionata di musica, suona il pianoforte, canta e organizza eventi estivi a Deiva Marina. A 92 anni, desidera insegnare il ballo e si identifica come il “Pippo Baudo di Deiva”. Guidata da valori di educazione e rispetto, vorrebbe trasmettere questi principi ai giovani, manifestando una vitalità contagiosa e un desiderio continuo di esplorare la vita.

EMILIA MUSSOInsegnante – Cresciuta a Boccadasse durante la guerra, questa donna ha affrontato bombardamenti e sfollamenti. Dopo aver rinunciato agli studi per aiutare la famiglia nell’osteria, ha sempre coltivato la voglia di sapere. Diventata maestra, si è dedicata attivamente al sindacato e alla lotta per i diritti degli insegnanti. Ha chiuso l’osteria per insegnare e poi si è laureata in Pedagogia e Vigilanza scolastica. Dopo il pensionamento, ha continuato ad arricchire la sua vita con teatro, pittura, assistenza ai poveri e studi di russo. La sua filosofia si basa sulla tenacia, la determinazione e la capacità di stabilire relazioni significative con gli altri. Vorrebbe insegnare ai giovani l’importanza di agire con tenacia e determinazione, imparando a stabilire relazioni e ascoltare gli altri.

ELISABETTA CARCASSI in ISOLAGiornalista e Formatrice – Laureata in Scienze Politiche, ha dedicato trent’anni come capo ufficio stampa della Fiera di Genova e ha lavorato come giornalista. Attualmente in pensione, fa volontariato per AIRC e ALPIM, oltre a essere Ambasciatrice di Genova nel mondo (sotto nomina del Sindaco). Ha superato la morte del padre a nove anni con l’aiuto del fratello e della governante, sviluppando curiosità e testardaggine. Soddisfatta della vita, ha apprezzato ogni fase e bilanciato lavoro e famiglia con successo. Guidata da valori come amore, amicizia e onestà, consiglia ai giovani di impegnarsi, imparare dagli altri, essere ottimisti e risolvere i conflitti prima di andare a letto. 

ENRICO CUTILLO – Logistica Marittima – Studente di computisteria, a sedici anni lascia la scuola per lavorare alla OTIM, azienda di trasporti marittimi a Milano. Pur iniziando con compiti modesti, dimostra presto abilità imprenditoriali e determinazione. Sale rapidamente nella società, diventando dirigente, Direttore generale, socio al 45% nel 1994, e acquisendo il restante 55% nel 2020. La sua vita è dedicata al lavoro, fonte di piacere e successo. Appassionato di musica e legato alla moglie, si impegna nel sociale, aiutando anziani, bambini e bisognosi. Pur essendo uscito formalmente dall’azienda a 65 anni, continua a supportare i figli con l’esperienza di vita. Vorrebbe insegnare ai giovani di prendere scelte di vita consapevoli, la fiducia nelle proprie risorse e il rispetto.

FEDERICO SINIBALDO CARLO ZANCARLI Pompiere e medico – Proveniente da una famiglia umile, ha svolto vari lavori prima di diventare Vigile del Fuoco. Nonostante la quinta elementare, ha studiato con determinazione, diventando geometra e successivamente realizzando il sogno di laurearsi in medicina. Specializzatosi in varie discipline, tra cui medicina d’urgenza, sommozzatore e dentista, ha sempre insegnato il pronto soccorso e ha contribuito a salvare molte vite. La sua dedizione, stima di sé e valori come onestà e rispetto lo hanno guidato lungo un percorso di successo. Ora in pensione, continua a insegnare e ispirare gli altri, consigliando ai giovani di trovare la loro passione e seguirla con determinazione. 

FRANCESCO MENICHELLI Capotreno delle FFSS – Ha iniziato a lavorare a 16 anni sempre impegnato in diversi lavori per mantenere la famiglia. Entrato nelle Ferrovie dello Stato come controllore e capotreno, ha svolto molti ruoli, ma la carriera è stata bloccata ingiustamente. Sportivo e attivo, ha praticato tennis, sci, escursionismo e pesca subacquea. Organizzatore di tornei di tennis, mantiene un’energia giovanile. Rimasto vedovo dopo 61 anni di matrimonio, è l’anima del circolo tennis. Con due figli, ha trasmesso valori di sincerità, amicizia e onestà. Impegnato nel volontariato senza vantarsene, ha una vita attiva e rispettosa degli altri.

GIANNI CUTTICASpedizioniere e Console dell’Uruguay – Nato nel 1938 a Genova, proviene da una famiglia di imprenditori. Dopo studi in ragioneria ed economia, entra nell’azienda di spedizioni del nonno nel 1969. Ha viaggiato molto e affrontato sfide internazionali. Nel 2000, un cambio di gestione mette a rischio l’azienda, ma con la sua integrità, Cuttica risana personalmente i debiti e ripristina la situazione. Va in pensione nel 2010, ma continua il suo impegno come Console Onorario dell’Uruguay. Appassionato di musica, sport e pittura, si definisce un “gentiluomo” di stampo antico, guidato da valori come la parola data, il rispetto, l’onestà e l’equilibrio. La sua vita è stata ricca di successi, riconoscimenti e soddisfazioni, culminando con l’Aquila di Diamante nel 2023. Cuttica non ama pianificare il futuro, preferendo vivere il momento.

GIORGIO TARTONIMani d’oro – Nato in Centro Storico, ha vissuto una giovinezza segnata dalla povertà, ma si è distinto per la sua ingegnosità e abilità manuale. Con pochi studi, ha ottenuto la terza media. Ha lavorato come motorista nell’aeronautica, riparando veicoli e imparando da autodidatta. Mandato in pensione a 50 anni a causa della crisi, ha continuato a essere attivo riparando barche e svolgendo vari lavori. La sua maggiore difficoltà è stata la povertà giovanile, ma si è distinto per modestia e umiltà. Consiglia ai giovani di lavorare e attivarsi nel lavoro. Una persona simpatica e spiritosa, la sua vita avventurosa è stata persino oggetto di un libro scritto da sua figlia.

GIOVANNI SORGIAMusicista – Nato a Genova in tempo di guerra, ha affrontato le difficoltà dell’epoca frequentando scuole per apprendisti e svolgendo vari lavori tecnici. Dopo un’iniziale carriera meccanica, si è dedicato all’impiego presso Italsider e successivamente come impiegato per 30 anni. In pensione dal 1985, ha trovato la sua vera passione nella musica, suonando il trombone e partecipando a varie esperienze jazz, anche a livello nazionale e internazionale. Ha registrato dischi e suonato con artisti di rilievo come Louis Armstrong e Luigi Tenco. Ha lavorato anche come montatore di filmati jazz e ha lavorato per Costa Crociere come musicista. I valori che lo hanno guidato sono il rispetto, l’immedesimazione negli altri, la fede e la modestia. Vorrebbe consigliare ai giovani di dedicarsi di più alla musica, alla conversazione e agli hobby.

GIULIANA IVALDISarta di moda – Vedova e pensionata, ha una figlia ma vive da sola. Fin da giovane ha coltivato la passione per la moda e la sartoria, iniziando a cucire a 9 anni. Dopo aver appreso il mestiere da varie sarte, ha lavorato presso l’atelier della sarta famosa Trottmann a Genova, dirigendo un reparto e diventando vicepremier. Ha contribuito alla creazione di abiti da sera per clienti importanti. Nonostante abbia dovuto interrompere la sua carriera per occuparsi della figlia, ha continuato a lavorare autonomamente, creando abiti e dedicandosi al volontariato, cucendo per i poveri e contribuendo alla Pro Loco. Ha affrontato con serenità la perdita improvvisa del marito e ha superato un tumore al seno grazie a una diagnosi tempestiva. Caratterizzata da un indole estroversa, positiva e generosa, ha dedicato la sua vita agli altri, mantenendo valori di onestà, generosità e amicizia. Incoraggia i giovani ad affrontare la vita con coraggio, equilibrio e serenità.

GIUSEPPE CARCASSIAvvocato – Specializzato in diritto commerciale, ha svolto la sua professione come libero professionista collaborando con importanti aziende genovesi fino al 2022, quando ha scelto di andare in pensione. Vedovo da sedici anni, ha condotto un matrimonio felice. Dopo aver iniziato a lavorare nello studio di un noto avvocato genovese mentre era ancora uno studente, ha continuato a studiare per affinare la sua professione. Caratterizzato da un’estroversione che gli fa amare le relazioni sociali, coltiva l’amicizia e si dedica a letture e collezioni d’arte come hobby. I valori che hanno guidato la sua vita includono l’onestà, l’aiuto agli altri, la serietà e l’umiltà. Il consiglio che rivolge ai giovani è di impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi e di diventare esseri umani capaci di superare le sfide della vita.

IRIDE ANTICHI ved. GUIDARINIMondina e ricamatrice – Ha vissuto una vita avventurosa, iniziando come mondina e diventando poi responsabile. Ha vissuto l’esperienza della colonia in Libia durante il regime di Mussolini, imparando diversi mestieri. La guerra ha complicato il suo ritorno in Italia. Ha affrontato la perdita del marito e due figli con forza di carattere, supportata dalla sua salute e dalla eredità di due appartamenti. Orgogliosa dei figli, uno diventato direttore d’orchestra e l’altra cantante lirica. Ha realizzato il suo sogno di fare abiti per gli altri. Valori come coraggio, decisione e cura della famiglia l’hanno sempre guidata. Suggerisce ai giovani di adattarsi e considerare mestieri tradizionali. 

MARIA DIANA MARIOstetrica – Vedova da 18 anni e senza figli, ha condotto una vita appagante grazie a un buon matrimonio e a una carriera come ostetrica in vari ospedali. In pensione dal 1990, mostra uno spirito vivace e una gioia di vivere evidenti. Attiva nel gioco del bridge, guida la macchina e prende regolarmente parte alle iniziative del Circolo del Tennis Club. Ha vissuto esperienze significative, incluso il lavoro durante la guerra e la gestione di un albergo-ristorante. Manifesta una forza interiore, affrontando la vita con ottimismo, curiosità e intelligenza. Nonostante le sfide di salute, si occupa bene di sé stessa. I suoi valori includono il lavoro, la responsabilità, il rispetto per sé stessa e gli altri, e l’indipendenza. Invita i giovani ad avere fiducia in sé stessi, a vedere il meglio in ogni situazione e a cercare di comprendere gli altri. La signora, con la sua vitalità e saggezza, rappresenta un esempio positivo di invecchiamento attivo.

MARIA GRAZIA POCHINI ved. FENOGLIOSegretaria del figlio medico – Vedova da giovane con un figlio medico noto, ha affrontato diverse sfide, compresa la perdita di un figlio. Ha lavorato in vari settori, incluso un ruolo di segretaria per suo figlio. Nonostante le difficoltà, ha mantenuto una mentalità positiva, dedicandosi a interessi come la pittura, la lettura, l’enigmistica e lo yoga. Nonostante i drammi, si considera soddisfatta per aver realizzato molti suoi obiettivi. I valori che l’hanno guidata sono l’onestà, il rispetto degli altri e la lealtà. Desidera trasmettere ai giovani la volontà di perseguire i propri sogni senza scoraggiarsi. 

PIERLUIGI DI FRAIACarabiniere e teatrante – Il più giovane di quattro fratelli, affronta la morte prematura della madre a 16 anni, perdendo un importante sostegno. Dopo essersi arruolato nell’Arma dei Carabinieri a 18 anni, vive esperienze significative in Sardegna durante la caccia a Graziano Mesina. Successivamente, si dedica alla rappresentanza di abbigliamento e al teatro dialettale. Lavora per R10, poi Mantero, e raggiunge il successo professionale come ispettore. Va in pensione nel 2013, riflettendo su una vita vissuta con determinazione, affrontando le difficoltà con positività. Nel teatro, inizia giovanissimo, diventando impegnativo dopo recensioni positive. Sottolinea l’importanza della disciplina e del rispetto per chi è al di sopra di noi, incoraggiando i giovani a considerare questi valori trascurati come fondamentali.

VANDA MEREU ved. POGGIOBanco di frutta e verdura al mercato – Donna determinata che ha dedicato la sua vita alla famiglia. In passato, con il marito succube della madre, ha vissuto in ristrettezze. Dopo la morte del marito, ha preso il controllo della famiglia, gestendo un banco di frutta e verdura nel mercato per garantire il benessere. Orgogliosa dei risultati ottenuti, ha fatto studiare le figlie e ha acquistato una casa. Nonostante le sfide, il duro lavoro non l’ha mai stancata. In pensione dal compimento dei 60 anni, ha passato il banco alla figlia. Nonostante le difficoltà nel mercato moderno, è un esempio di imprenditorialità, forza e virtù, incoraggiando i giovani a imparare un mestiere e a essere persone per bene.

CS.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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