ROCCO PAPALEO È “L’ISPETTORE GENERALE” NEL RIADATTAMENTO TEATRALE DELL’OPERA DI GOGOL. ALL’IVO CHIESA DAL 14 AL 18 FEBBRAIO

Di il 8 Febbraio 2024

L’opera satirica, capolavoro della drammaturgia russa, scritta nel 1836, rivive oggi grazie a Leo Muscato, regista di opera e prosa

GENOVA – È Rocco Papaleo, attore popolarissimo, dalla comicità sulfurea e stralunata, il protagonista del nuovo allestimento de L’ispettore generale di Nikolaj Gogol’, in scena al Teatro Ivo Chiesa dal 14 al 18 febbraio nell’ambito della stagione 2023/24 del Teatro Nazionale di Genova. Questo capolavoro della drammaturgia russa, scritto nel 1836, rivive oggi grazie a Leo Muscato, regista di opera e prosa, che agilmente si muove tra classici e contemporanei senza mai perdere di vista le evidenti contraddizioni del tempo presente.

Commedia satirica, impastata di fraintendimenti e scambi di ruolo, Revizor, ossia il “revisore”, questo il titolo originale dell’opera, si prende gioco della piccolezza morale di chi detiene un potere, ancorché piccolo, e si ritiene intoccabile, offrendoci il ritratto di una società allo sbando.

La trama, di per sé, è molto lineare e si basa su un equivoco: in un remoto paesino un frivolo viaggiatore di passaggio viene scambiato per un alto funzionario dello Stato spedito dallo zar ad indagare sulla condotta dei funzionari cittadini. Il malinteso scatena conseguenze nefaste per i “notabili” del piccolo villaggio – primo tra tutti il Podestà – che si troveranno a vivere il giorno più lungo e tragico della propria esistenza, col timore di venire smascherati. Corrotti, approfittatori, affaristi, sfruttatori, gli abitanti della cittadina della Russia zarista sono presi al laccio dei loro stessi inganni.

Molto discussa sia all’epoca del debutto che successivamente, in quanto per la prima volta i personaggi sembrano essere tutti negativi e non si assiste in scena al trionfo della giustizia, L’ispettore generale è un’espressione emblematica del teatro gogoliano e del suo tentativo di denunciare, attraverso il riso e la comicità, quella burocrazia corrotta della Russia zarista, dove l’ingiustizia e il sopruso dominano l’esistenza. Forse, sembra suggerire Nikolaj Gogol’, non è l’uomo a essere malvagio, ma è la società che lo rende tale. Una chiave di lettura sempre tragicamente attuale.

Prodotto da Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino e Teatro Stabile del Veneto, lo spettacolo vede Rocco Papaleo nel ruolo centrale del Podestà e Daniele Marni in quello del presunto ispettore. Insieme a loro un cast brillante e affiatato costituito da Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via, Gennaro Di Biase, Marco Gobetti, Michele Schiano Di Cola, Marco Vergani.

Biglietti da 14 a 40 euro. Inizio spettacoli ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16. Info e biglietti teatronazionalegenova.it

C. S.

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