“Costante, la nuvola”: il mito di Girardengo riprende vita a Teatro con un inno ai sogni. La recensione

di Alessia Spinola

ARENZANO (GE) – “Perché io, sulla bicicletta, volo!”. Il mito di Costante Girardengo ha ripreso vita sabato 2 dicembre al Teatro Il Sipario Strappato di Arenzano con lo spettacolo “Costante, la nuvola”, grazie all’interpretazione dell’attore Davide Mancini, accompagnato dalla cantante Fefe.

Quello avvenuto sabato sera è un vero e proprio viaggio nel mondo del ciclismo. È con la stessa velocità delle pedalate del primo campionissimo che Davide Mancini ha saputo conquistare il pubblico e portarlo con sé alla scoperta delle tappe salienti della “nuvola” Girardengo, il quale si è materializzato davanti a un giovane giornalista incaricato di scrivere un articolo sugli scandali del ciclismo moderno e recatosi a un museo della bicicletta per scoprire di più di quel mondo a lui sconosciuto.

Ambizione, costanza, fatica e sudore: sono questi i valori che sono stati rappresentati sul palco e che meglio descrivono la forte personalità di un atleta disposto a spingersi sempre oltre e a superare ogni limite, anche personale. Lo spettacolo ha rappresentato in modo efficace un uomo che è andato anche contro il padre per realizzare i propri sogni e diventare un ciclista professionista.

Impeccabile l’interpretazione di Davide Mancini, che ha saputo vestire perfettamente i panni sia del giovane giornalista che di Girardengo, scambiandoseli più volte durante la messa in scena e riuscendo a creare nei loro confronti un senso di empatia.

In un mondo dove sempre più si cerca l’agio e il comfort, “Costante, la nuvola” non è solo un potente omaggio al grande ciclista, ma è anche un inno ai sogni, dopo il quale ogni spettatore è uscito dalla sala con il desiderio di lottare per realizzarli.