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NUOVE GENERAZIONI SEMPRE PIÙ PROTAGONISTE A TEATRO: IL NAZIONALE PRESENTA LA NUOVA STAGIONE DEDICATA AI RAGAZZI
Si comincia sabato 21 ottobre alle 19.30 al Modena con lo spettacolo di Julien Cotterau “Imagine-toi”. Tra i vari appuntamenti, previsti laboratori dedicati ai genitori e ai loro figli
di Alessia Spinola
GENOVA – Un teatro pensato per le nuove generazioni, per tutti i ragazzi e le ragazze che fanno parte del mondo scolastico e per le loro famiglie: è il ricco calendario della nuova stagione 2023/24 del Teatro Ragazzi, organizzato dal Teatro Nazionale di Genova con lo scopo di introdurre gli spettatori più piccoli al mondo del teatro e alle sue meraviglie. Si comincia sabato 21 ottobre alle 19.30 al Teatro Gustavo Modena con lo spettacolo di Julien Cotterau “Imagine-toi“.
Il Teatro Nazionale è pronto a ricominciare forte del successo della scorsa edizione, con in totale 10.000 studenti provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado di tutta Genova, con presenze anche dagli istituti di Recco, Busalla, Savona, Moneglia e Imperia. Gli studenti delle scuole hanno, dunque, seguito gli spettacoli proposti nelle sale del Teatro Nazionale di Genova in matinée, occupando oltre il 90% dei posti disponibili. Grande successo riscontrato anche dagli allievi delle scuole di secondo grado, che hanno fatto registrare oltre 16.000 presenze negli spettacoli serali.
Una novità di quest’anno è il debutto in prima nazionale di due nuove produzioni del Teatro Nazionale di Genova, entrambe dirette da Elena Dragonetti: “In… segnami il silenzio“, che mette in evidenza la ricchezza della diversità introducendo grandi e piccoli alla misteriosa lingua dei segni, e “Canto dell’ira – 51 giorni del decimo anno di guerra“, spettacolo dalla drammaturgia di Carlo Orlando che prende ispirazione dall’Iliade per riflettere sui conflitti contemporanei e che vedrà sul palco ragazzi e ragazze affiancati da un gruppo di attori professionisti. I giovani che andranno in scena seguiranno un laboratorio nell’ambito del progetto “L’età del fuoco”. “In… segnami il silenzio” debutterà in prima nazionale il 9 marzo al Teatro Gustavo Modena, mentre “Canto dell’ira – 51 giorni del decimo anno di guerra” andrà in scena il 20 aprile alla Sala Mercato, sempre in prima nazionale. Quest’ultimo fa parte di una triade dedicata al mondo dell’adolescenza: gli spettacoli Teen, a cui appartengono anche il toccante “Arturo” di Laura Nardinocchi e Nicolò Matcovich e il provocatorio “Barbie e Ken“, interpretato da Letizia Buchini e Filippo Capparella, affrontando temi delicati come il sesso, la perdita delle persone amate, le relazioni, il conflitto.
«Il Teatro Nazionale di Genova lavora da sempre e per sempre con le nuove generazioni – commenta il direttore Davide Livermore – da un lato ci poniamo come figura di affiancamento e stimolo alla fondamentale funzione della Scuola, accompagnando attraverso l’arte la formazione del pensiero critico; dall’altra rispondiamo direttamente al bisogno di immaginazione e parola viva, invitando i piccoli spettatori e le loro famiglie a scoprire l’emozione e la meraviglia del teatro».
«Continuiamo ad esplorare questo mondo vastissimo del teatro dedicato all’infanzia e alle nuove generazioni, uno spazio di ricerca artistica. Ci saranno quasi per ogni appuntamento del sabato pomeriggio dei laboratori dedicati a genitori e figli, quindi chiediamo anche ai genitori di mettersi in gioco e di danzare insieme a loro, allontanandosi dalla sola figura dell’accompagnatore. – afferma Elena Dragonetti, consulente artistica del Teatro Ragazzi – Il nostro sguardo è rivolto con passione e cura ai ragazzi e alle ragazze, ai bambini e alle bambine, alle potenzialità della loro capacità espressiva, alla necessità di nutrirsi di visioni artistiche per disegnare in modo nuovo, ampio e creativi la propria presenza nel mondo, la relazione con gli altri e con sé stessi. Ci impegniamo affinché nelle nostre proposte il livello della ricerca artistica sia sempre più alto, ponendo un’attenzione particolare alla trasversalità e alla condivisione dell’esperienza teatrale tra bambini e adulti».
Va in questa direzione “Sabato a Teatro“, rassegna sostenuta dal Gruppo Cambiaso Risso composta da 13 titoli, tra cui diversi spettacoli tout public, cioè destinati a spettatori di ogni età, proposti anche in fascia serale alle 19.30, con anche tre appuntamenti dedicati al mondo dell’adolescenza.
Il 21 ottobre alle ore 19.30 al Teatro Gustavo Modena si aprono dunque le danze con “Imagine-toi” di Julien Cotterau, mimo, clown e rumorista applaudito in tutto il mondo. Per 10 anni solista negli spettacoli del Cique du Soleil, l’artista francese non ha bisogno di parole né di oggetti di scena per dare vita a un sorprendente universo fantastico, facendo riaffiorare il bambino che è in tutti noi. Prima dello spettacolo è prevista una festa in Piazza Gustavo Modena, che avrà un addobbo speciale grazie ai bambini del laboratorio “Sogno a occhi aperti“, condotto da Marco Taddei. Ci sarà l’esibizione del coro Trillargento, il workshop teatrale condotto da Irene Villa e Francesca Santamaria, con la possibilità di giocare al Ciclotappo insieme agli animatori della Federazione nata proprio a Genova 30 anni fa. La serata è sostenuta dal Ministero della Cultura e dal Comune di Genova nell’ambito delle attività di spettacolo al vivo nelle aree periferiche.
Teatro di fuga, musica, videoarte e danza contemporanea si intrecciano al teatro d’attore negli spettacoli proposti nell’ambito della rassegna “Sabato a teatro”, a partire ha “Ho un punto tra le mani“, ispirato alle opere di Wassily Kandinsky e indirizzato ai bambini dai 12 mesi ai 3 anni (25 novembre, Teatro Gustavo Modena, ore 16 e ore 17.30) a “Romanzo d’infanzia“, vero cult per tutte le età in cui i danzatori Michele Abbondanza e Antonella Bertoni raccontano la difficoltà della relazione genitori/figli (23 marzo ore 19.30).
“Giovannin senza parole” di Crest affronta il tema delle regole (3 febbraio ore 16); il pluripremiato illustratore Gek Tessaro anima dal vivo i disegni che realizza in diretta ne “Il circo tra le nuvole” (4 gennaio), mentre gli attori mimi di Principio Attivo Teatro evocano la comicità di Charlie Chaplin e Willie il Coyote in “Storia di un uomo e della sua ombra (mannaggia ‘a mort)“.
È invece un’occasione per parlare ai più piccoli delle famiglie di elezione la coproduzione con la Compagnia Arione de Falco “Le rocambolesche avventure dell’orso Nicola, del ragnetto Eugenio e del moscerino che voleva vedere il mondo e che rese tutti felici“, in scena alla Sala Mercato il 4 novembre. Completano il programma “Lettere da molto lontano” con la regia di Elena Dragonetti (24 febbraio, Teatro Eleonora Duse) e “Cappuccetto Rosso” di Zaches Teatro, presentato nel verde di Semplicemente Parco a Pegli il 20 aprile.
A corredo di ogni spettacolo le famiglie avranno a disposizione le schede di lettura curate da Andersen, la rivista italiana di letteratura per ragazzi, grazie alla cui collaborazione nascono anche i laboratori ludico-espressivi condotti dalla coreografa Olivia Giovannini “Libri per danzare”, in cui adulti e bambini possono mettersi in gioco insieme. Al “Sabato a teatro” è legato anche il Premio Maurizio Mastorchio, assegnato alla compagnia ospite che avrà ricevuto il maggior gradimento da parte dei bambini (invitati a votare alla fine degli spettacoli). Nella scorsa stagione il premio è stato vinto dal Teatro del Buratto, che lo riceverà in occasione dello spettacolo “Fashion Victim”, in scena nella rassegna dei matinée il 31 ottobre al Teatro Eleonora Duse.
Sono 21 in totale gli spettacoli proposti di mattina per le scuole di ogni ordine e grado. Nel ricco e vario programma troviamo le favole scientifiche come H2OPS! o spettacoli di taglio civile come “Fino a quando la mia stella brillerà”, che racconta la drammatica vicenda di Liliana Segre. “E la felicità prof?” porta in scena i sentimenti di una classe giunta all’esame di maturità, “Storia di un no” parla di educazione sentimentale, “Q come scuola” è un inno alla libertà, mentre i divertenti “Le avventure del pesce Gaetano” e “Jack il fagiolo magico” sono dedicati ai più piccoli.
Tra le produzioni del Teatro Nazionale di Genova c’è “Un pomeriggio, Libereso”, viaggio fiabesco attorno a Italo Calvino di Simone Dini Gandini e Roberto Giannarelli (26-27 marzo Sala Mercato); “Kakuma” di Laura Sicignano, che porta in teatro l’esperienza vissuta in Kenya nell’omonimo campo di rifugiati (4 e 5 aprile Sala Mercato); MT Moby Prince 3.0 di Francesco Girardi e Marta Pettinari sulla tragica vicenda del traghetto passeggeri in cui morirono 140 persone (23 aprile Teatro Tiqu). Chiude la rassegna “7 minuti” di Stefano Massini, con gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi (8-10 maggio Teatro Ivo Chiesa).
Anche per questa stagione sono in programma appuntamenti in numerose località della Liguria nell’ambito del circuito Liguria che spettacolo! Ma le attività rivolte al mondo della scuola, realizzate con il sostegno di Coop Liguria, includono un workshop settimanale per insegnanti oltre a laboratori di Recitazione, Drammaturgia, Filosofia, che possono essere organizzati on demand negli spazi degli Istituti scolastici. È inoltre possibile seguire la nascita di alcune produzioni, grazie al progetti “Adotta uno spettacolo”.
Tra ottobre e dicembre si intrecciano con il Teatro Ragazzi i progetti laboratoriali VVV – Vero Virtuale Vissuto e Sguardi, realizzati nell’ambito di Share The Vision, articolata serie di iniziative sostenute dal Ministero della Cultura e dal Comune di Genova nell’ambito delle attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova.
Il primo, a cura di Nicoletta Bernardini e Piera Pavanello per Retedanzacontempoligure, si rivolge ai bambini e ai loro genitori, nonni zii, in uno scambio tra generazioni diverse che si nutre di camminate all’aperto, workshop di danza, incontri con pedagoghi e sociologhi dell’arte, prove di spettacoli e altre occasioni di condivisione. La call per partecipare, disponibile sul sito teatronazionalegeniva.it è aperta fino all’8 ottobre.
Il secondo, condotta da Elena Dragonetti, attraverso una serie di incontri laboratoriali con distinti gruppi di abitanti di Sampierdarena (dagli anziani delle bocciofile ai bambini della scuola dell’infanzia, dagli adolescenti alla associazioni di immigrati), indaga e riflette sui background soggettivi che condizionano la visione di ciò che ci circonda. La condivisione finale di un video documentario realizzato da Samuele Wurtz restituirà al quartiere un’immagine composita, culturalmente e socialmente vivida, ricca di narrazioni e visioni differenti.
Fanno parte di Share The Vision anche i workshop musicali rivolti ai più piccoli “Tutti giù per terra”, che si svolgeranno in concomitanza con i concerti di Jazz’n’breakfast il 22 ottobre, il 12 novembre e il 17 dicembre. I bambini sperimenteranno l’interazione melodica e ritmica, il corpo in movimento e l’uso della voce attraverso il gioco insieme ai musicisti Tina Omerzo, Ilaria Pastore e Olmo Anorve Manzano.
Non mancano le iniziative destinate agli universitari o ai giovani che hanno terminato i propri percorsi scolastici. Tornerà la “University Week”, mentre Velvet è il nuovo format di eventi rivolti agli under 30, un pubblico in crescita che nella passata stagione ha fatto registrare 10.500 presenze.
Il 7 novembre alle 10.30 al Teatro Duse, con Genova per Gaber la Fondazione Gaber in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova e l’Università di Genova ricorda l’artista scomparso 20 anni fa con letture, filmati e riflessioni sulla sua opera. Infine, in occasione del 75° anniversario della Costituzione italiana il Teatro Nazionale di Genova insieme a ILSREC e gli uffici di Milano del Parlamento Europeo propone alle scuole secondarie di secondo grado un percorso articolato in diversi momenti nell’arco della giornata intitolato “Il teatro, il tempo e la storia”.
Completa l’offerta rivolta alla scuole il cartellone serale, che con i suoi 74 spettacoli, tra testi classici e contemporanei, offre agli insegnanti una vastissima scelta. Per tutti gli spettacoli rivolti alla famiglie e al mondo della scuola, incluso il cartellone serale, sono previsti biglietti a prezzi estremamente accessibili.
Info: teatronazionalegenova.it
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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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