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IL TEATRO NAZIONALE DI GENOVA PRESENTA LA STAGIONE DEI RECORD. E A GENNAIO PORTA IN SCENA LA MASCHERA DI “FANTOZZI”
Il direttore Livermore trasferisce sul palco a gennaio il personaggio tragicomico inventato da Paolo Villaggio con protagonista Gianni Fantoni. Sarà il primo spettacolo dopo il restauro del teatro. Nel cartellone 2023/2024, tra gli altri, anche Dighero, Ragonese, Angolini, Papaleo, Solenghi, Pozzi, Dini e Marcorè. Comunicato anche il dato della stagione appena conclusa: oltre 105 spettatori nelle quattro sale e un rilevante aumento del pubblico under 35
GENOVA – 66 spettacoli di cui 20 produzioni tra prestigiose partecipazioni internazionali, nuove collaborazioni artistiche, saldi legami con il territorio ligure e italiano e un convinto investimento su una nuova generazione di registe e registi.
La stagione 2023 – 24 del Teatro Nazionale di Genova, diretto da Davide Livermore, si presenta ricca di proposte che spaziano dai classici alla drammaturgia contemporanea, dalla letteratura al cinema.
Nel cartellone spiccano le presenze di Isabella Ragonese, Ugo Dighero, Ambra Angiolini, Umberto Orsini, Laura Curino, Arturo Cirillo, Maria Paiato, Rocco Papaleo, Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi, Massimo Popolizio, Luigi Lo Cascio, Lunetta Savino, Stefano Massini, Lella Costa, Moni Ovadia, Aldo Cazzullo, Gianni Fantoni, Angela Finocchiaro, Giuseppe Cederna, Ascanio Celestini, Neri Marcorè, Linda Gennari, Filippo Dini e tra i registi Declan Donnellan, Elli Papakonstantinou, Marco Tullio Giordana, Giorgio Gallione, Giorgina Pi, Laura Sicignano, Serena Sinigaglia, Valter Malosti, Veronica Cruciani, Ivan Cotroneo, Jurij Ferrini, oltre allo stesso Davide Livermore con due nuovi spettacoli e ai coreografi Virgilio Sieni e Cristiana Morganti.
«Con oltre 105.000 spettatori nelle nostre quattro sale, una netta ripresa nella vendita degli abbonamenti, ritornati quasi ai numeri pre-covid, e un rilevante aumento del pubblico under 35 non possiamo che ritenerci soddisfatti della stagione appena conclusa» afferma Alessandro Giglio, Presidente del Teatro Nazionale di Genova. «Siamo profondamente grati al nostro pubblico e ai partner e agli sponsor che ci sostengono, permettendoci di guardare con grande fiducia alla prossima stagione. Grazie ai fondi del PNRR messi a disposizione dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova effettueremo lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico, che ci permetteranno di accogliere i nostri spettatori in ambienti migliorati sotto ogni aspetto. In particolare, il Teatro Ivo Chiesa, che resterà chiuso nei primi mesi della stagione, sarà completamente rinnovato».
«Non vediamo l’ora di immergerci insieme ai nostri spettatori nella nuova stagione» dichiara il Direttore Davide Livermore. «Una miriade di storie e personaggi per viaggiare in luoghi diversi, nel passato e nel futuro, o tuffarsi nel presente, per guardare al nostro mondo da prospettive diverse, preziosi universi immaginari che ci permettono di conoscere meglio noi stessi. Il teatro è un rito antico e moderno, denso di “maraviglia” come l’umanità stessa, ed è certamente meraviglioso potersi trovare ancora insieme a celebrarlo» spiega Livermore, allacciandosi alla nuova campagna di comunicazione, che grazie alle immagini create dalla pluripremiata fotografa Simona Ghizzoni ci parla della relazione tra gli esseri umani e la natura, su cui si basa il nostro delicato ecosistema.
Le produzioni
La stagione 2023 – 24 si aprirà con una delle opere più iconiche e affascinanti del teatro di tutti i tempi, La vida es sueño di Pedro Calderón de la Barca nell’adattamento creato dal celebre regista britannico Declan Donnellan insieme allo scenografo e costumista Nick Ormerod. In prima nazionale al Teatro Gustavo Modena dal 12 al 15 ottobre, lo spettacolo interpretato dagli straordinari attori della Compañia Nacional de Teatro Clásico di Madrid è un grande evento internazionale, che unisce Gran Bretagna, Spagna, Francia e Italia e vede il Teatro Nazionale di Genova tra i coproduttori.
Tra le nuove produzioni, grande attesa per Fantozzi. Una tragedia, regia di Davide Livermore, che porta in teatro i personaggi creati da Paolo Villaggio, autore capace di incidere come pochi altri sull’immaginario e sul linguaggio collettivo. Fantozzi, Fracchia, Pina, Mariangela, la signorina Silvani, il ragionier Filini, i direttori megagalattici saranno maschere di una rinnovata commedia dell’arte; nelle loro peripezie, destinate a ineluttabile sconfitta, l’eco di tragedie classiche. Prodotto dal Teatro Nazionale di Genova insieme a Enfi Teatro e Nuovo Teatro Parioli, interpretato da Gianni Fantoni, che è stato a lungo a fianco di Paolo Villaggio, e da un folto cast ancora in via di definizione, lo spettacolo sarà in scena in prima assoluta al Teatro Ivo Chiesa dal 30 gennaio al 11 febbraio 2024.
È legato al cinema e alla letteratura anche Gente comune, secondo spettacolo in cartellone diretto da Davide Livermore, che passa dalla tragedia al dramma borghese e rinnova il sodalizio produttivo con il Teatro Stabile di Torino. La storia della perfetta famiglia americana che va in pezzi dopo l’accidentale morte di un figlio, impressa nella memoria di molti grazie al film di Robert Redford, arriva per la prima volta in Italia al Teatro Gustavo Modena dal 3 al 19 maggio, protagonisti Filippo Dini e Linda Gennari.
Apprezzatissimo interprete di testi comici contemporanei, un inedito Ugo Dighero mette il proprio talento comico al servizio di un grande classico come L’avaro di Molière, in prima assoluta dal 14 al 26 novembre al Teatro Gustavo Modena (coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano, CTB e Artisti Associati Gorizia). Nella regia di Luigi Saravo, che ambienta lo spettacolo nella nostra contemporaneità, l’attaccamento al denaro del proverbiale personaggio si rivelerà quasi un gesto sovversivo.
Impastato di contraddizioni e tensioni, I creditori di August Strindberg, presentato in coproduzione con il Teatro Metastasio di Prato e la regia di Veronica Cruciani, è un dramma della crudeltà che indaga su chi in una relazione sia più forte o più debole. In prima assoluta al Teatro Eleonora Duse dal 19 al 28 marzo, protagonisti Viola Graziosi e Graziano Piazza.
Due giovani che dicono di amarsi ma cercano di ferirsi per egocentrismo, gelosia o rabbia sono i protagonisti di Gli innamorati, la commedia di Goldoni che nella regia di Luca Cicolella (anche interprete insieme a Giordana Faggiano) rispecchia le difficoltà relazionali dei giovani dei nostri giorni. In prima assoluta alla Sala Mercato dal 23 gennaio al 4 febbraio.
E riflette temi di assoluta modernità come la paura di amare e di affrontare l’età adulta anche Turandot di Carlo Gozzi, commedia fiabesca che ispirò l’omonima opera di Puccini, portata in scena dal regista Andrea Collavino con due attrici intense come Elsa Bossi e Deniz Özdoğan. In prima assoluta al Teatro Eleonora Duse dal 5 al 17 dicembre.
Nel centenario della nascita, tra musica elettronica e video, Un pomeriggio, Libereso di Simone Dini Gandini e Roberto Giannarelli, nuova produzione che debutta alla Sala Mercato dal 19 al 28 marzo, è un viaggio nel mondo e nella vita di Italo Calvino, filtrato dallo sguardo di Libereso Guglielmi, giardiniere della Stazione Sperimentale di Floricultura diretta dal padre dello scrittore.
Un Lui e una Lei (interpretata da Gaia Aprea) in attesa di reincarnarsi si ritrovano insieme senza sapere bene perché in Karma, vivace commedia del pluripremiato autore catalano Xavi Moratò per la regia di Alessandro Maggi, direttore del Teatro Civico di La Spezia, che coproduce lo spettacolo presentato in prima assoluta alla Sala Mercato dal 5 al 17 marzo.
Si ispira all’Iliade per riflettere sulle tematiche legate alla guerra Canto dell’ira. Sviluppato dalla regista Elena Dragonetti e dal drammaturgo Carlo Orlando attraverso il confronto con un gruppo di studenti delle scuole superiori genovesi, andrà in scena dopo un percorso laboratoriale il 23 e 24 aprile alla Sala Mercato.
Grande varietà di spunti e toni anche nelle nuove coproduzioni che arrivano a Genova dopo il debutto, rinforzando i legami del Teatro Nazionale di Genova con alcune delle più importanti realtà italiane, tra cui RomaEuropa Festival, ERT – Emilia-Romagna Teatro, Teatro Stabile di Bolzano, Marche Teatro, Teatro Bellini di Napoli, TPE – Teatro Piemonte Europa, LAC – Lugano Arte e Cultura, Teatro dell’Elfo, Fondazione Teatro della Toscana.
Frutto di un progetto internazionale che unisce a livello artistico e produttivo Grecia, Francia, Olanda, Austria e Italia, The Bacchae diretto da Elli Papakonstantinou, regista apprezzata in tutta Europa, è una sorprendente performance che unisce recitazione e danza, musica elettronica e video art, opera e cultura queer. In scena alla Sala Mercato il 10 e 11 novembre nell’ambito del Festival dell’Eccellenza al Femminile.
La compagnia Il mulino di Amleto, dopo il successo di Festen, presenta per la prima volta in Italia il testo di Wajdi Mouawad, geniale scrittore libano-quebecchese e direttore del Théâtre de la Colline di Parigi. In scena dal 9 al 14 gennaio al Teatro Gustavo Modena, Birds o l’impeccabile armonia del caso, regia di Marco Lorenzi, affronta temi legati all’identità e alla rigidità delle ideologie.
È una coproduzione con il Teatro degli Scarti di La Spezia La ferocia, trasposizione dell’omonimo romanzo di Nicola Lagioia proposta dalla compagnia VicoQuartoMazzini con la regia di Michele Altamura e Gabriele Paolocà, in scena al Teatro Gustavo Modena dal 16 al 21 gennaio dopo il debutto autunnale a RomaEuropa Festival.
Dopo avere esplorato il mondo degli ultimi e dei perdenti, la compagnia Carrozzeria Orfeo dirige il proprio sguardo lucido e disincantato sul mondo del benessere e apparente successo con Salveremo il mondo prima dell’alba, ambientato in una esclusiva rehab per dipendenze contemporanee. Al Teatro Gustavo Modena dal 20 febbraio al 3 marzo.
Dal 27 febbraio al 3 marzo al Teatro Ivo Chiesa Giorgio Gallione porta in scena una nuova edizione de La buona novella, concerto spettacolo che alterna brani dei Vangeli apocrifi alle canzoni dell’omonimo concept album di Fabrizio De André. In scena Neri Marcorè con Rosanna Naddeo e un solido gruppo di musicisti.
Angela Finocchiario si cala nei panni di una rassegnata assicuratrice la cui vita, assurda come quella di tutti noi, viene travolta da un’onda smisurata ne Il calamaro gigante, irresistibile commedia surreale diretta da Carlo Sciaccaluga, in scena al Teatro Ivo Chiesa dal 12 al 17 marzo.
Dopo avere debuttato al Parco dell’Acquasola, viene riproposto alla Sala Mercato dal 17 al 29 ottobre lo spettacolo di Marco Taddei con la regia di Aleph Viola Via della Maddalena, che ci porta nel cuore pulsante di Genova tra cumbia e trallallero.
Dopo il debutto avvenuto a Bologna nella passata stagione arriva a Genova lo spettacolo di Bluemotion diretto da Giorgina Pi Pilade, in cui Pier Paolo Pasolini immagina l’amaro epilogo dell’Orestea di Eschilo. Al Teatro Ivo Chiesa il 5 e 7 aprile.
Tra le riprese in cartellone a Genova Kakuma di Laura Sicignano, viaggio nel più grande campo profughi africano, alla Sala Mercato il 5 e 6 aprile, e l’amatissima commedia goviana I maneggi per maritare una figlia, proposta da Tullio Solenghi con a fianco Elisabetta Pozzi dal 23 al 28 aprile al Teatro Ivo Chiesa.
Saranno inoltre ripresi per la tournée gli spettacoli Maria Stuarda di Schiller con la regia di Davide Livermore, La mia vita raccontata male da Francesco Piccolo con Claudio Bisio, Dati sensibili di Ivan Vyrypaev portato in scena da Teodoro Bonci del Bene, Lemnos con la regia di Giorgina Pi ed Estate in dicembre di Carolina África Martín Pajares, regia di Andrea Collavino.
Gli spettacoli ospiti
Di grande rilievo e ampio respiro anche il cartellone delle ospitalità. Da segnalare innanzitutto il rinnovarsi della collaborazione con due importanti realtà culturali del territorio come Circumnavigando Festival di Sarabanda Teatro, che presenta all’interno della stagione del Teatro Nazionale di Genova tre spettacoli di produzione francese – Fora di Alice Rende alla Sala Mercato il 27 dicembre, Le poids de l’âme – tout est provisoire di Chiara Marchese il 29 dicembre, C’est l’hiver, le ciel est bleu della compagnia Diagonale du Vide il 30 dicembre al Teatro Gustavo Modena – e il Festival dell’Eccellenza al femminile.
Tra ottobre e dicembre sono 10 gli spettacoli della storica manifestazione diretta da Consuelo Barilari ospitati all’interno della stagione, dal già citato The Bacchae di Elli Papakonstantinou a L’anello forte di Nuto Revelli con Laura Curino, dedicato alle donne partigiane; dalla sperimentazione polifonica sull’Edipo Re di Sofocle, nata da un’idea della fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, Chiara Guidi, a Le nostre anime di notte di Kent Haruf con Lella Costa e la regia di Serena Sinigaglia; dai due spettacoli della drammaturga slovena Simona Semenic I, The victim e The Second Time, presentati per la prima volta in Italia, allo spettacolo della visionaria compagnia Marcido Marcidoris L’importante è che ci sia qualcuno: Vaduccia, sino a Svelarsi, spettacolo rivolto a chiunque si senta donna diretto da Silvia Gallerano e a Stabat Mater e Un eschimese in Amazzonia, primi due capitoli della Trilogia sull’identità con cui Liv Ferracchiati ha conquistato la scena italiana.
Scorrendo i numerosi appuntamenti della stagione emergono vari spettacoli dedicati a figure che in modi diversi hanno segnato la storia e la cultura dell’ultimo secolo. Marco Tullio Giordana e Luigi Lo Cascio rendono omaggio a Pier Paolo Pasolini con Pa’ (20 – 22 marzo Teatro Gustavo Modena) mentre il regista Emilio Russo con la cantautrice Andrea Mirò riporta in scena il manifesto di Giorgio Gaber e Sandro Luporini Far finta di essere sani (21 – 22 ottobre Teatro Eleonora Duse).
Giacomo di Elena Cotugno e Giampiero Borgia fa risuonare le parole di Giacomo Matteotti a cent’anni dalla sua drammatica scomparsa (5-7 aprile, Teatro Eleonora Duse). Carmelo Rifici – che con Andrea De Rosa firma anche la regia di Processo Galileo, interpretato da Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano (14 -17 febbraio Teatro Gustavo Modena) – ricorda la complessità di un altro grande uomo politico italiano con De Gasperi: l’Europa brucia di Angela Dematté, protagonista Paolo Pierobon (8 – 11 febbraio Teatro Eleonora Duse), mentre il giornalista del Corriere della sera Aldo Cazzullo e Moni Ovadia indagano i crimini e i tradimenti di Benito Mussolini ne Il Duce delinquente (26 – 27 gennaio, Teatro Gustavo Modena).
Stefano Massini ci riconduce a Freud con L’interpretazione dei sogni (29 novembre – 3 dicembre Teatro Gustavo Modena), mentre Giorgio Gallione porta in scena con Ambra Angiolini il romanzo di Viola Ardone Oliva Denaro, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la ragazza siciliana che dopo avere subito violenza per prima disse no al matrimonio riparatore (4 – 7 aprile Teatro Gustavo Modena).
Il regista genovese traspone per la scena anche Storia di un corpo di Daniel Pennac, interpretato da Giuseppe Cederna (17 – 21 gennaio Teatro Eleonora Duse). Echi letterari anche per Le memorie di Ivan Karamazov, in cui Umberto Orsini si cala per la terza volta nei panni dell’amato personaggio dostoevskijano (25 – 29 ottobre Teatro Eleonora Duse).
Affonda nella banalità del male Il mio nome è Caino con Ninni Bruschetta, tratto dal libro di Claudio Fava (19 – 21 aprile, Teatro Eleonora Duse) mentre in Clitennestra, adattamento del regista Roberto Andò da La casa dei nomi del pluripremiato autore irlandese Colm Tóibín, la storia della regina assassina, interpretata da Isabella Ragonese, diventa una tragedia di passioni e debolezze profondamente umane (6 – 10 dicembre Teatro Gustavo Modena).
Dagli antichi greci al teatro napoletano i classici trovano ampio spazio nel cartellone. Walter Malosti, nella doppia veste di attore e regista, affiancato da Anna Della Rosa porta in scena Antonio e Cleopatra di William Shakespeare (22 – 25 febbraio Teatro Ivo Chiesa), mentre Jurij Ferrini e la sua compagnia di giovanissimi interpreti si confrontano con Otello (12 – 17 aprile Teatro Eleonora Duse).
Rocco Papaleo, diretto da Leo Muscato, è il protagonista de L’ispettore generale, commedia satirica di Nikolaj Gogol (14 – 18 febbraio Teatro Ivo Chiesa) mentre Geppy Gleijeses e il figlio Lorenzo Gleijeses ci divertiranno con Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo (19 – 21 aprile Teatro Ivo Chiesa).
Ritroviamo i lazzi della commedia dell’arte in Arlecchino muto per spavento con Matteo Cremon (20 – 22 febbraio Teatro Eleonora Duse), mentre Serena Sinigaglia presenta una sorprendente versione di Supplici di Euripide (13 – 15 marzo Teatro Gustavo Modena) e Sebastiano Lo Monaco al Teatro Eleonora Duse dal 8 al 12 novembre è Ulisse in Odissea di Omero di Francesco Niccolini, autore anche di L’Oreste, struggente spettacolo sul tema della malattia mentale interpretato da Claudio Casadio (9 – 11 aprile Teatro Eleonora Duse).
Molteplici le voci del Novecento e della drammaturgia contemporanea. Massimo Popolizio ci immerge nella Brooklyn degli anni Cinquanta con Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller (12 – 16 dicembre Teatro Gustavo Modena).
Viaggiano nel tempo per raccontare storie di emancipazione femminile la commedia della drammaturga inglese Caryl Churchill Top Girls, proposta dalla regista Monica Nappo (16 – 18 febbraio Teatro Eleonora Duse), e Boston Marriage di David Mamet, interpretato da Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria (25 – 28 gennaio Teatro Eleonora Duse).
Arturo Cirillo dopo il successo di Cyrano porta in scena Ferdinando di Annibale Ruccello, intensa voce della drammaturgia napoletana (11 – 14 gennaio Teatro Eleonora Duse).
Amanti di Ivan Cotroneo mescola con allegria amore e bugie (11 – 14 aprile Teatro Ivo Chiesa).
È una tragedia da camera poetica e politica Favola di Fabrizio Sinisi, regia di Giorgia Cerruti (14 – 16 novembre Sala Mercato) mentre La zattera dei morti di Harald Mueller, regia di Daniela Ardini, è una commedia dagli scenari post-atomici (8 – 10 maggio Teatro Eleonora Duse).
Il rapporto tra genitori e figli è al centro della Trilogia di Florian Zeller (premio Oscar per la trasposizione cinematografica de Il padre, in cartellone a Genova qualche stagione fa): dal 8 al 10 marzo appuntamento al Teatro Ivo Chiesa con La madre, protagonista Lunetta Savino, regia di Marcello Cotugno, e dal 22 al 24 marzo con Il figlio, in scena Cesare Bocci e Galatea Ranzi, regia Piero Maccarinelli.
Tra i graditi ritorni troviamo Ascanio Celestini con L’asino e il bue, parabola di un San Francesco nato in un parcheggio nel 1982 (Teatro Gustavo Modena 3 – 4 gennaio) e il Teatro dei Filodrammatici con Bed Boy Jack di Bruno Fornasari, costruito su un fatto di cronaca realmente accaduto (2 – 4 febbraio Teatro Eleonora Duse).
Per la danza contemporanea il celebre coreografo Virgilio Sieni si ispira a José Saramago con la nuova creazione, Cecità (17 aprile Teatro Ivo Chiesa), mentre Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater di Pina Bausch, combatte con una “personale crisi globale” in Behind the light (6 – 7 marzo Teatro Ivo Chiesa).
Giunta alla 24esima edizione, l’Acoustic Night di Beppe Gambetta chiude il cartellone (16 – 18 maggio Teatro Ivo Chiesa).
Saranno annunciate in autunno la stagione di teatro ragazzi e la nuova edizione della rassegna Teatro Aperto, oltre ai nuovi cicli di incontri a ingresso libero. Da segnalare sin d’ora la collaborazione con l’AIRC che promuove lo spettacolo Il talento della malattia, il cui ricavato sarà devoluto per la ricerca (prevendite dal 14 giugno).
Intanto parte la prima tranche della campagna abbonamenti, che dal 13 giugno al 13 luglio offre un’interessante promozione estiva. Gli abbonamenti con prezzo ridotto del 20% sono in vendita presso le biglietterie del Teatro Eleonora Duse e del Teatro Gustavo Modena (aperte dalle 15 alle 19, il lunedì e il martedì anche la mattina dalle 10 alle 13), al telefono al numero 010 5342 400 e online.
Tutte le attività del Teatro Nazionale di Genova sono realizzate in partnership con il Ministero della Cultura, il Comune di Genova, la Regione Liguria, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Fincantieri, BPER Banca, Rina, Leonardo, ETT, Coop Liguria, Esaote, Assiteca, Parodi & Parodi, A.Se.F., Cambiaso Risso, Trilogik, Fiumara, Saar.
INFO teatronazionalegenova.it
C. S.
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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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