Immerse a La Claque, la mappa interattiva sulla relazione tra habitat umani e acquatici

Di il 2 Dicembre 2022

GENOVA – Il Goethe-Institut di Genova, promotore del progetto, presenta il 5 dicembre la nuova mappatura interattiva realizzata dai collettivi Zones Portuaires Genova e Corpi Idrici. I siti mappati sono corsi d’acqua con argini artificiali, moli portuali, infrastrutture industriali marittime e idrauliche, aree dell’entroterra e della costa dove la natura resiste all’intervento antropico.

Genova contribuisce all’atlante con la mappa IMMERSE, che sarà lanciata sulla piattaforma MedLiq.org e presentata il 5 dicembre alle ore 18.30 presso La Claque (Genova, Vicolo San Donato,9) in un evento multimediale che ne illustrerà il processo creativo, in collaborazione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, nell’ambito delle iniziative del Sestiere del Molo.

IMMERSE è nato nell’ambito del grande progetto internazionale di un innovativo atlante digitale: Atlas of Mediterranean Liquidity, ideato dal Goethe-Institut di Tel Aviv in collaborazione con il Centre for Digital Art in Israele. L’Atlas è un work in progress, una raccolta di mappe prodotte da artisti e scienziati in collaborazione con 13 sedi del Goethe-Institut in Nord Africa, Egitto, Turchia, Croazia, Cipro e Italia, e propone nuove prospettive sul nostro rapporto con l’acqua. Partendo dalla convinzione che il mondo debba essere raccontato e rappresentato in modi nuovi, questo atlante polifonico offre narrazioni sorprendenti sull’elemento base della vita, invitando a un dialogo creativo. 

IMMERSE è l’esito del confluire delle pratiche e delle ricerche sul territorio costiero e dell’entroterra genovese portate avanti negli ultimi anni dai collettivi transdisciplinari Zones Portuaires Genova (a cura di U-BOOT Lab) e Corpi Idrici (promosso da Forevergreen), a seguito del workshop The MedLiq Atlas curato dal CDA Holon (Israele) e organizzato a Genova un anno fa dal Goethe-Institut Genua nell’ambito del Festival Zones Portuaires Genova. Un gruppo di artiste, architetti, musicisti e ricercatrici dei due collettivi ha sviluppato una mappa interattiva, in cui luoghi e paesaggi vengono raccontati attraverso testi, video, immagini e suoni elaborati sulla base delle registrazioni sul campo e subacquee.

IMMERSE offre un’affascinante immersione multisensoriale di immagini, video, suoni, interviste e testi, che insieme restituiscono una narrazione inedita del territorio genovese e della sua vulnerabilità, dominato dalle dinamiche dell’acqua tra l’entroterra e il mare aperto.

L’invisibile, l’ignoto e il perduto vengono a galla. Le storie emergono lungo le rotte di acqua dolce e salata, tra terra e mare. I siti mappati sono corsi d’acqua con argini artificiali, moli portuali, infrastrutture industriali marittime e idrauliche, aree dell’entroterra e della costa dove la natura resiste all’intervento antropico.

Oltre a Genova, tra i luoghi mappati nell’Atlas of Mediterranean Liquidity è presente anche Napoli con HHydrOtopia, una mappatura multimediale dei paesaggi d’acqua in tre aree esemplari della città: la Conca di Agnano ad occidente, Volla-Ponticelli ad oriente, Santa Lucia e il Chiatamone al centro cittadino. Questa mappatura è stata realizzata da CoolCity e a cura del lan / laboratorio architettura nomade.

Programma 

Saluto di Roberta Canu, direttrice del Goethe-Institut Genua e Marina Petrillo, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

IMMERSE è presentato dai suoi realizzatori:

Inés Richter (coordinamento), Juan Lopez Cano, Maria Pina Usai (concept, curatela e sviluppo), Silvia Badalotti, Gaia Cambiaggi, Anna Positano, Nuvola Ravera (fotografia & video), Stellare, Matteo Manzitti (sound), Maria Elena Buslacchi, Anna Daneri (storie), Matteo Casari (mappa) e Annalisa Gatto (grafica). 

I due collettivi accompagneranno il pubblico con immagini suggestive e un racconto attraverso l’universo dei corsi d’acqua e i mondi sommersi del territorio genovese.

Alla presentazione seguirà un DJ set di FiloQ.

ingresso libero 

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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