“1978 Palla Prigioniera”, l’incontro alla Corte con i protagonisti e il tema di “Tango del calcio di rigore”

Di il 20 Febbraio 2019
Caroli

GENOVA – Lo sport usato dal potere come subdola forma di occultamento della realtà o raffinato strumento di oppressione è il tema al centro dello spettacolo “Tango del calcio di rigore” di Giorgio Gallione,  nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova sarà in scena al Teatro Gustavo Modena dal 19 febbraio al 10 marzo.

Il tema verrà ripreso come argomento principale anche giovedì 21 febbraio alle ore 17 nell’incontro intitolato “1978 Palla Prigioniera” che avrà luogo nel Foyer del Teatro della Corte.

 

 

Una scena di “Tango del calcio di rigore” (foto di Caroli)

I Mondiali di calcio in Argentina del 1978 sono stati la più imponente operazione di propaganda politica a mezzo dello sport dopo le Olimpiadi tedesche del 1936. Mentre il generale Jorge Videla sedeva nelle tribune dello stadio, a Buenos Aires le Madri di Plaza de Mayo manifestavano, chiedendo giustizia per i propri figli desaparecidos. Uomini e donne invisi al regime venivano imprigionati, torturati e uccisi, ma le televisioni di tutto il mondo mandavano in onda le immagini festose delle partite. Un mese di follia collettiva, negli stadi a due passi dalle camere di tortura e con i soldati armati alle porte.

 

 

I protagonisti del dibattito saranno gli attori Neri Marcorè e Ugo Dighero, interpreti dello spettacolo, insieme al regista Giorgio Gallione e al giornalista Massimo Giannini, editorialista di Repubblica e direttore di Radio Capital, dove conduce il seguitissimo programma Circo Massimo.

Partecipano all’incontro anche gli altri attori di Tango del calcio di rigore, Rosanna Naddeo, Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto.

Per info

Ingresso libero.

teatronazionalegenova.it

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento